Polemica, chiusura punto nascite Massa Marittima. PCI Federazione Grosseto: 'Giuntini, accetti il confronto, anziché polemizzare sul piano personale'

Massa Marittima: "Il Sindaco Giuntini non si contenta di essere 'cintura nera in materia di non rispondere' alle domande e tematiche che gli vengono poste. Le poche volte che replica o risponde, puntualmente rifiuta il confronto nel merito e la butta in caciara, cercando di screditare sul piano personale chi ha osato porre la questione", questo il commento della segreteria provinciale del Pci grossetano con Dario Bibbiani, Lorenzo Pozzo, Daniele Gasperi, Mauro Lorenzini, Valter Cioni, Rossano Campinoti, Sonia Longhi, Roberta Bozzi, Gabriele Porri, Luciano Fedeli.

"Ed infatti, - prosegue la nota - anche sul problema della chiusura del punto nascita di Piombino sollevato dal PCI, il nostro valente amministratore pubblico anziché esprimere una posizione in merito, ridurre i disagi e le ricadute negative che si avranno anche sui suoi concittadini, se ne sbatte bellamente definendo il tutto come cosa inevitabile e che comunque non gli compete e coglie l’occasione per mettere in cattiva luce il Segretario provinciale del PCI, riesumando fatti di 15 anni prima che nulla hanno a che vedere con oggi".

ospedale massa marittima.JPG"Ebbene caro Giuntini, - dicono dalla segreteria provinciale del Pci - visto che ancora una volta la mette sul piano personale, facciamo chiarezza una volta per tutte. Sì, è vero, Luciano Fedeli ha militato nel PD e riconosce di essere in qualche misura – per quanto certamente inferiore alla sua – corresponsabile delle scelte, ed anche delle nefandezze, da questo partito effettuate ma lei, insieme agli altri sindaci, insieme al suo partito dove eravate quando è stato chiuso il punto nascita e perché non siete intervenuti?

Ma la profonda differenza con lei è che Fedeli, non riconoscendosi più in questo PD sempre più distante dai connotati di un partito di sinistra, ha rinunciato ad ogni possibile prebenda e ha lasciato codesto baraccone da fiera e i suoi imbonitori da più di 7 anni, per poi tornare a far politica in un partito, il PCI, senza mezzi né potere, ma in linea con i propri principi, valori, identità di comunista del XXI secolo.

Lei invece nel PD c’è rimasto volentieri, ben contento, dicendola con il poeta, “del vago avvenir che in mente avevi”, non scegliendo principi e i valori ma sfruttando la possibilità che le veniva data di fare carriera, purché le andasse bene, infischiandosene del progressivo spostarsi a destra di un partito sempre più alfiere della macelleria sociale e dedito in primo luogo alla gestione del potere sul territorio.

Fedeli non trae alcun ricavo dal fare politica, anzi ci rimette del suo, mentre lei sono decenni che trova confacente retribuzione dalla politica e non molla la poltrona.

Infatti è opinione diffusa, che oltre all’amore per la propria città, nella decisione di dimettersi dal secondo mandato di Sindaco di Montieri per diventarlo di Massa, tradendo i suoi precedenti elettori, la certezza di ricevere un’indennità di funzione di quasi doppio importo, associata alla possibilità di garantirsi altri 10 anni fuori dall’impiego principale e raggiungere la pensione, abbiano avuto un peso determinante.

E con tutto ciò lei, zelante sostenitore dell’aziendalismo, dispensatore di promesse elettorali, obbediente esecutore delle direttive provenienti dall’alto e professionista della politica, ha pure la sfrontatezza di mancare di rispetto ed offendere chi fa politica solo per passione occupandosi di problemi reali presenti nel comune e sul territorio. Ci dica, come fa a non vergognarsi?

Ad maiora, sig. sempresindaco Giuntini, le auguriamo ogni bene, la salutiamo ricordandole solo alcune delle perle che anche lei ha contribuito a lasciare in eredità il cui fardello ha pesato, pesa e peserà sulle spalle dei cittadini ma che le sono state utili per garantirgli uno scranno da record e quasi perpetuo, come l’Area Molendi, Amatur, Strade del Vino. Ma tutto questo rispetto alla carriera conta ben poco", così termina la nota.