Piano dei Rifiuti, Ulmi (Merito e Lealtà): “La Toscana è ancora indietro con gli impianti”

Firenze: “Il Piano Regionale dei Rifiuti è stato approvato a maggioranza e l’obiettivo verso l’economia circolare è condivisibile, ma resterà nel libro dei sogni, perché la Toscana è ancora troppo indietro con gli impianti: non è scritto cosa, non è scritto dove". Il capogruppo di ‘Merito e Lealtà’ in consiglio regionale Andrea Ulmi vede tante criticità nel nuovo piano approvato dal consiglio regionale. “Se ritengo positivo l’impianto di Iren che sorgerà a Scarlino, come quello che l’azienda ha realizzato per il recupero dei metalli preziosi a Terranuova Bracciolini – afferma Ulmi- credo che sulla differenziata ci siano molte criticità: a partire dai risvolti in tariffa. Il porta a porta ha dimostrato di essere estremamente costoso, sia in termini di numero di addetti, che a livello di costi sociali, con l’affidamento esterno a cooperative che adottano il contratto di Federambiente, che, a livello di remunerazione, è basso, senza dimenticare che il porta a porta è anche il servizio che espone maggiormente i lavoratori del settore agli infortuni. E’ sicuramente efficace il cassonetto intelligente, ma oggi la Toscana non è pronta al riciclo, con rifiuti che vengono destinati ad altre regioni o all’estero e quello che sarebbe il vantaggio del riciclo, cioè l’abbassamento dei costi, oggi non è sfruttabile per la mancanza di impianti adeguati. Così la Tari aumenta in maniera generalizzata in quasi tutti i comuni della regione, con i sindaci costretti a diventare dei meri esattori per conto di altri, magari con un servizio che non sempre è come i cittadini si attenderebbero”. 

Ulmi ritiene anche che i freni sulla termovalorizzazione siano un errore. “In questo momento – afferma- la Toscana è indietro e lo stesso assessore Monni riconosce che servirà un periodo transitorio lungo prima di superare le discariche. A mio giudizio i termovalorizzatori, che nulla hanno a che vedere con i vecchi inceneritori, rientrano in pieno nella logica della circolarità, producendo energia elettrica e anche teleriscaldamento”

Ulmi parla poi di un tema delicato, quello dello smaltimento degli pneumatici. “Due volte ho interrogato sul tema l’assessore Monni – ricorda Ulmi- perché lo smaltimento degli pnumatici è un vero problema per la nostra Regione. Le risposte ottenute sono sempre state vaghe. Sono però venuto a sapere che un’azienda era pronta ad avviare un centro di smaltimento e di riciclo a Montepulciano, senza emissioni in atmosfera, che, però, si è trovata in difficoltà con le autorizzazioni in quanto l’impianto viene equiparato ad un termovalorizzatore. Credo che questo sia un esempio delle criticità, anche di tipo burocratico, che molte aziende innovative andranno ad incontrare in Toscana. Così come ci saranno difficoltà nell’andare ad individuare i siti in cui collocare gli impianti previsti. Per cui se da un lato il piano dei rifiuti può essere ritenuto anche coraggioso nella sua estensione, dall’altro troverà resistenze tali che questo coraggio svanirà gradualmente arenandosi sulla ‘real politik’ della convenienza politica”.