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PCI: Taglio di molte sughere, la risposta dell'Unione dei Comuni
PCI: "Arrivata puntuale la risposta da parte dell’Unione dei Comuni Colline Metallifere, una risposta esaustiva che lascia perplessi e queste perplessità risultano comprese anche da chi ci risponde".
Massa Marittima: "Il problema che avevamo sollevato è quello del taglio di molte sughere che è avvenuto in un’area in prossimità di Valpiana che, proprio per comprendere meglio come siano possibili tali azioni, ci aveva spinto a chiedere chiarimenti in merito che, come detto sono arrivati.
Nella risposta si comunica che la segnalazione trasmessa non localizza con precisione l’intervento descritto e le considerazioni trasmesse nella nota di risposta vengono riferite ad un intervento avente caratteristiche e localizzazione compatibile con quanto segnalato riservandosi di fornire informazioni più precise a seguito di una localizzazione più certa dell’area in cui sono stati rilevati i tagli. La risposta prosegue indicando che dalla documentazione disponibile ai competenti servizi dell’Unione, che ci risulta abbiano rilasciato autorizzazione, risulta che il soprassuolo arboreo pare derivi da un impianto di arboricoltura da legno realizzato nell’ambito del regolamento comunitario (CEE 2080/92) con inizio dell’impegno in data 01/01/1996 e scadenza in data 01/01/2016 su terreni non sottoposti a vincolo idrogeologico.
Ai sensi di una norma regionale l’espianto di un impianto di arboricoltura da legno è soggetto alla presentazione di una dichiarazione all’ente competente che è stata effettivamente fatta ed il servizio dell’Unione dei Comuni, nell’ambito delle proprie competenze, non ha rilevato motivi ostativi in materia di tutele del bosco.
Un impianto di arboricoltura da legno – prosegue la nota – è giuridicamente escluso dalla definizione di bosco e di vincolo idrogeologico anche perchè l’area non è soggetta a tale vincolo, per impedire la legittima richiesta di ripristino delle colture agricole da parte del possessore del terreno. Si ritiene pertanto che l’intervento risulti realizzato nel rispetto della normativa regionale che disciplina la tutela del bosco e del vincolo idrogeologico. La nota conclude che pur comprendendo le perplessità suscitate dall’intervento in questione non si ravvedono trasgressioni alle norme di competenza.
Dal canto nostro, affermano dalla segreteria del PCI, le perplessità ci sono perché quello che è avvenuto, pur rispettando le norme, è un vero e proprio scempio di piante importanti e forse la norma risulta abbastanza distratta in materia.Pur sollevando le istituzioni da compiti che sono mal legiferati ci pare una vera e propria contraddizione in termini concreti pensare di tutelare il verde e l’ambiente quando poi vi sono norme che consentono prima l’impianto di alberi e poi l’espianto applicando norme europee senz’altro lontane dalla tutela ambientale", termina la segreteria PCI Colline Metallifere.