PCI Grosseto: 'Ma quel pensiero di Nello Bracalari sarà tutta farina del suo sacco?'
Grosseto: «È giusto chiederselo - commenta la Segreteria del PCI Federazione di Grosseto - perché l'uscita di dichiarazioni riportate da un quotidiano non coincidono con l'intervento che fece in Piazza Dante.Lo smentisce anche l'ANPI la cui posizione è ben lontana dal sostenere un tentativo interventista in Ucraina, perché questo sarebbe, con l'invio di armi e nei principi della Costituzione che all’art 11 ripudia la guerra in ogni sua forma.
È per questo che subentra il dubbio che porta a pensare che le parole di Nello siano suggerimenti di altri, fatte dire o fatte proprie da Nello in modo strumentale per sondare l'umore del popolo, contare quanti pro e quanti contro ci fossero sulla piazza e nelle associazioni.
Questo non tanto amletico dubbio ci viene sapendo che ci sono soggetti abituati a tenere i piedi su due o, tante volte, più staffe per conservare il posto da sedere o per il proprio sedere.
Questa gente dice sì alla pace, sta dentro ai movimenti, ai comitati e poi quando governa manda uomini e armi, come se quelle armi fossero buone, bombe e missili giusti perché quelli cattivi sono altri che le gettano.
Insomma ci sono i comitati della pace e ci sono politici che sono nei comitati e fanno la guerra per fare la pace. Forse perché la pace dopo la guerra è più bella della pace senza la guerra? Mah...
Non facciamo riferimenti a sigle di partito, ci mancherebbe, saremmo smentiti con le accuse più inverosimili ma chi ha orecchie da intendere avrà certamente capito.
Basta cavalcare i movimenti come è abitudine da anni e come avvenuto con le sardine per sfruttare e avvalersi del consenso di tanta brava gente.
I doppiogiochisti che tengono i piedi su più staffe siano coerenti e facciamo i partigiani dicendo da che parte stanno e nel frattempo pensino agli 80 milioni di euro presunti come ricavo per la vendita delle armi alla Colombia che servono solo a liquidare l'art 11 della Costituzione e a buttare un grande sogno in soffitta che però, malgrado tutto, vive ancora».