Pci: Barriere architettoniche un piano per rendere accessibile città e frazioni
Massa Marittima: “Con una nota inviata al sindaco del comune di Massa Marittima da Daniele Gasperi e Adriano Di Lelio, della segreteria del PCI di Massa Marittima chiedono al Sindaco l’invio dell’atto con cui è stato adottato il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche, così come previsto dalle norme di riferimento. Ma la richiesta del PCI non si limita soltanto alla richiesta del PEBA ma chiede inoltre di sapere quali interventi sono stati realizzati nel quinquennio 2016 – 2021 e quali in programma e in corso di esecuzione nel 2022 e quali interventi sono in programma triennale delle opere pubbliche di recente approvazione.
Poiché poi i comuni sono obbligati a riservare risorse economiche dedicate al superamento delle barriere architettoniche, il PCI ha richiesto anche a quanto ammontano le risorse che il comune ha destinato nel triennio 2020 – 2022 e intende destinare per il superamento delle barriere nel prossimo triennio, ricordando che la quota prevista a tal fine non deve essere inferiore al 10% delle entrate derivanti dagli oneri di urbanizzazione ai fini dell'abbattimento delle barriere architettoniche e localizzative per le opere, edifici ed impianti esistenti di loro competenza. A riguardo si chiede di specificare anche quanto il comune ipotizza le entrate da oneri di urbanizzazione.
Vi sono poi una serie di piccoli interventi che, ad avviso di Gasperi e Di Lelio, potrebbero essere realizzati in economia o con spese irrisorie. Tra gli interventi di minore consistenza, la realizzazione di scivoli sui numerosi marciapiedi che non consentono accesso a chi ha problemi di deambulazione per consentire l’accessibilità e la circolazione in sicurezza di soggetti con difficoltà motorie o la realizzazione di corrimano, compatibili con il contesto urbano nel capoluogo e nelle frazioni.
In merito ricordano che i recenti lavori di viale Risorgimento hanno lasciato attraversamenti pedonali sprovvisti di rampe per disabili così come in via Fermi lavori di qualche settimana fa hanno lasciato marciapiedi pavimentati ma inaccessibili a chi ha problemi di deambulazione e sarà costretto ad occupare la carreggiata stradale destinata ai veicoli. L’elenco di queste situazioni è lungo per il capoluogo e per le frazioni e vi sarebbe anche la necessità di prevedere corrimano per rendere agibili anche quei tratti che si insinuano nei centri storici e che non hanno alcun punto dove un anziano o chi ha difficoltà motorie, possa appoggiarsi per percorrere le vie. La nota invita anche ad effettuare un censimento delle criticità presenti nei luoghi e spazi pubblici per avere un quadro e potere effettuare una programmazione secondo priorità e se è stato previsto anche un piano di eliminazione delle barriere architettoniche con percorsi in accordo con strutture ricettive private in modo da consentire l’ampliamento dell’offerta turistica anche a soggetti con difficoltà.
La nota chiude chiedendo all’amministrazione quando pensa che saranno realizzati i lavori di costruzione di un ascensore alla Torre del Candeliere, se è prevista una presentazione pubblica del progetto con eventuale recepimento di osservazioni e/o integrazioni che possano andare a migliorare la realizzazione dell’opera. “Di cose da fare ce ne sono tante” – concludono Gasperi e Di Lelio – “ma bisogna che l’amministrazione non teorizzi soltanto l’impegno ma lo renda concreto, visibile, reperibile e osservabile dai cittadini. La programmazione e il piano devono essere condivisi con i cittadini ed esteso a tutte le realtà, capoluogo e frazioni, del comune che porti a concordare anche gli interventi in risposta ai bisogni dei cittadini e soprattutto vada a dare un’immagine di città senza barriere evitando gli errori, come il ponte sul lago dell’Accesa, che non hanno dato le risposte al superamento delle barriere ma le hanno create di nuove”.