"Oggi parliamo di...": la giornata mondiale del gioco
Oggi 28 maggio è la giornata mondiale del gioco. La giornata mondiale del gioco, è stata istituita nel 1997 dall’International Toy Library Association, l’Onu l’ha fissata nella data del 28 maggio e questa importante attività oggi è celebrata in oltre 40 paesi. Con questa giornata si vuole affermare il diritto al gioco, per tutti i bambini, e per un benessere degli adulti.
Il gioco è qualità della vita, per questo che sin da piccoli, il gioco ricopre un posto primario nella crescita armoniosa dei più piccoli, fino a diventare per i più grandi un modo prezioso di gestire il tempo. Lo stesso Friedrich Nietzsche ci dice che: "Nell’uomo autentico si nasconde un bambino: che vuole giocare".
Molte sono le associazioni che si occupano di gioco, che in questa giornata organizzano nei propri territori iniziative finalizzate a promuovere l’importanza del gioco. “L’articolo 31 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia (CRC) riconosce il diritto del bambino al riposo e al tempo libero, e di impegnarsi in attività ludiche e ricreative, adeguate alla sua età".
Gli esperti ci dicono che “giocare non è mai solo un gioco”, attraverso il gioco si impara a relazionarsi, ci si diverte, si impara a vincere, come a perdere, si percepiscono punti di forza e punti di debolezza. Insomma il gioco è consapevolezza ed è crescita. Attraverso il gioco si cresce e si impara a vivere. Il filosofo Platone asseriva: "Non educare i bambini nelle varie discipline ricorrendo alla forza, ma come per gioco, affinché tu possa anche meglio osservare quale sia la naturale disposizione di ciascuno".
Il gioco è importante perché, aiuta la formazione di nuove idee, stimola e aumenta competenze linguistiche e abilità fisiche, favorisce la capacità di concentrazione. Concludo questo mio breve articolo sul gioco, in occasione della giornata mondiale del gioco, ricordando:
- è una delle attività umane più positive
- il gioco è supportato da interesse e piacere
- i bambini fanno del gioco la loro vera occupazione.
Giochiamo tutti un po' più spesso e facciamo si che i bambini siano sempre liberi di poter giocare.