Monteregio: "Ulmi interroga il direttore generale sugli immobili del territorio"

Massa Marittima: Sabato scorso l’incontro con stampa e cittadini sul futuro del Monteregio, promosso dai rappresentanti politici di Massa Comune, Lega, PCI, Italia Viva, Fratelli d’Italia e Azione, al quale ha partecipato anche il Consigliere Regionale Andrea Ulmi, incontro con molte presenze, dove sono emerse volontà comuni dei partiti di opposizione per intraprendere iniziative locali concrete finalizzate ad avere risposte e avanzare proposte.

La questione sta arrivando anche a livello regionale infatti il consigliere Ulmi si era impegnato a chiedere alla ASL come stanno le cose sugli immobili di proprietà e far seguire eventuali azioni anche a livello di consiglio regionale.

Ed Ulmi questo ha fatto a distanza di pochi giorni con una nota indirizzata al Direttore Generale dell’ASL Sud – Est, nella quale si chiede quale sia lo stato della struttura del Monteregio, anche in termini di staticità e sicurezza in generale, considerato che si trova nel centro storico della città e quali siano i rapporti tra ASL e Comune di Massa Marittima, al fine di garantire la sicurezza dell’immobile.

La nota prosegue e viene chiesto al Direttore Generale se, come anticipato il 10 dicembre dal Sindaco di Massa Marittima al quotidiano La Nazione, siano stati realizzati ponteggi per evitare che eventuali detriti possano cadere sulle abitazioni sottostanti, se siano stati effettuati monitoraggi sulla struttura, con tanto di indagini geologiche, per verificare se vi siano parti a rischio frana e infine se ci siano eventuali trattative di vendita in corso e, se ciò non fosse, se ci siano progetti alternativi da parte della ASL e/o in collaborazione con altri Enti per un utilizzo futuro della struttura.

Ma la nota non si ferma alle richieste sul Monteregio ma compie un percorso che chiede informazioni anche sugli altri immobili di proprietà aziendale presenti nel comune e in particolare la nota di Ulmi, facendo riferimento a l’ex dispensario, stato anche sede della Comunità Montana che versa anch’esso in condizioni precarie e la palazzina ex INAM in via Risorgimento occupata dai soli servizi di veterinaria. In proposito, chiude la nota di Ulmi, viene richiesto al Direttore ASL se siano previsti da parte dell’Azienda e/o in collaborazione con altri Enti pubblici, interventi sulle due strutture e quale utilizzo sia previsto per il futuro della struttura attualmente vuota e per le parti di palazzina non impegnate.