Levi, Guttuso e Treccani al Polo Clarisse per “Grosseto 900”

Da giovedì 13 aprile in esposizione alcune opere dei tre artisti

Grosseto: Il ciclo “Grosseto 900” a cura di Mauro Papa torna al Polo culturale Le Clarisse di Fondazione Grosseto Cultura con la mostra “Realisti a Grosseto” che espone opere di Carlo Levi, Renato Guttuso e Ernesto Treccani. La mostra sarà aperta al pubblico al Museo Luzzetti da giovedì 13 aprile a domenica 7 maggio, tutti i giorni dal giovedì alla domenica con orario 10-13 e 16-19 (è valido il biglietto d'ingresso al Museo Luzzetti: 5 euro, ridotto 3 euro; per informazioni chiamare 0564 488066/067/547).

In esposizione le opere “Amanti e Partigiani” di Carlo Levi (Torino 1902 – Roma 1975; il celebre autore di “Cristo si è fermato a Eboli”), “Vendemmiatrice” di Ernesto Treccani (Milano 1920 – 2009; fondatore della rivista “Corrente” e figlio del fondatore della celebre enciclopedia) e “Nudo sul balcone” di Renato Guttuso (Bagheria 1911 – Roma 1987, grande protagonista dell'arte italiana del Novecento e senatore della Repubblica).

«Nell'ambito del progetto di valorizzazione delle opere e degli artisti presenti nelle collezioni civiche grossetane del Comune e della Provincia – ricorda il direttore del Polo culturale Le Clarisse, Mauro Papa – a cadenze regolari il Museo Luzzetti delinea brevi ritratti di protagonisti del secolo scorso, nell'intento di approfondire specifici aspetti della loro pratica ed episodi significativi della loro vita, come i legami col territorio maremmano. Questa piccola mostra espone quattro opere di pittori realisti che, tra gli anni Cinquanta e Sessanta, hanno frequentato Grosseto ed esposto in varie mostre. La prima, e più importante, fu la grande rassegna nazionale del Realismo allestita nel Palazzo Cosimini in Piazza Rosselli nel 1955 e organizzata dalla biblioteca comunale, diretta da Aladino Vitali, giornalista dell'Unità, e dal circolo degli artisti grossetani. Alla mostra parteciparono, su invito, artisti noti come Guttuso, Purificato, Pizzinato, Mucchi, Mirabella, Zancanaro, Treccani, Guida, Salvatore, Grazzini, Farulli, Cappellini, Levi, Omiccioli, Mafai, Attardi, Bartolini, Guccione, Melli, Penelope e Zigaina. Dopo la rassegna di pittura realista, pittori come Guttuso, Levi e Treccani cominciarono a frequentare regolarmente la città per oltre un decennio. Questa frequentazione stimolò gli artisti locali a superare l'imperante naturalismo di matrice ottocentesca, così come le minoritarie esperienze “novecentiste”, per aderire al realismo, cioè a un'arte civilmente e socialmente impegnata».