‘La prossima settimana...’: Sanremo 2021, criticare sempre e comunque
‘La prossima settimana...' rubrica di cronaca, attualità e molto altro, sui fatti salienti di questa settimana. di Raffaello Milani Come ogni anno il Festival di Sanremo arriva e porta con sé una valvola di sfogo importante per gli heather che albergano in parecchi italiani, o meglio il festival serve per espellere quella sintomatica rabbia, invidia, saccenza, e chi più ne ha più ne metta, che è ormai insita nell’animo di chi non è arrivato a qualcosa.
Prendo spunto da un post apparso sulla pagina Facebook di Repubblica in cui si porta a conoscenza di quanto l’infermiera grossetana Alessia Bonari ha fatto dopo la sua apparizione, già altamente criticata da qualche buontempone, dichiarando che donerà il suo cachet alla fondazione la Farfalla per le cure palliative dei malati terminali. Ebbene ho letto alcuni sfondoni secolari che la accusano di ogni bene sia per la scelta di comparire sul palcoscenico che su quella di “pubblicizzare” ciò che farà di quanto le corrisponderanno. Mi sono chiesto il perché esternare tanto livore verso una persona, il suo operato e le iniziative, ottime per giunta, che persegue e l’unica spiegazione, che non vada al di la della ormai consumata scusa che non ne possiamo più di nulla, è l’estrema voglia insita di essere contro a prescindere.
Contro tutto e contro tutti, contro chi fa qualcosa, contro chi si impegna in qualsiasi attività, contro chi non la pensa come noi, contro insomma. Da parecchio tempo personalmente opero nell’ambito del Network Marketing e ne ho lette di tutti i colori dalle prese per il didietro all’offesa pesante, dalla fine puntatina al coinvolgimento degli affetti più cari, sembra che questo sport, perché ciò è diventato, renda come dire “fighi” agli occhi di un bel po’ di ebeti conclamati fino a farci avere una “medaglia” al valore dell’insulto.
Alessia Bonari giovane infermiera, bella ragazza, che presta la sua opera tutt’ora a Milano, continua nel suo lavoro come tantissimi altri “eroi” veri che si alzano la mattina e vanno a letto la sera ed alle volte c’hanno lasciato la pelle, di contro c’è pure chi dall’alto della propria grande immensa 'nullafacenza' spara giudizi più o meno randomizzati contro… per poi magari girare per il mondo con un pitbull senza museruola e vantarsene pure… vabbhè nessuna colpa al povero animale ne tanto meno alla mamma di quel personaggio, anche lei ha pochissime colpe. Oggi chi prende un’iniziativa pubblica di qualsiasi genere deve passare dalla gogna mediatico social e dopo essersi preso la sua sonora dose di vaffa… se resiste, può tranquillamente prepararsi alla seconda razione e alla terza, quarta, e via dicendo.
Il fenomeno degli “offenditori seriali” sta diventando una vera piaga, al pari del bullismo, dello stalcking e di molto altro. Costoro si nutrono sia della compiacenza dei vari supporters che delle ferite dei malcapitati non fermandosi davanti a nulla e se, malauguratamente non li consideri danno il peggio, vogliono soddisfazione ma se non gliela dai è peggio, vogliono fare male senza se e senza ma. Contromisure? Ci sarebbero ma, peccato alcune non siano legali, sono lente e farraginose spesso arrivano solo dopo che il danno è fatto e alle volte è talmente irreparabile che qualsiasi iniziativa postuma si prenda è sempre poco, la polizia postale fa il suo ma spesso arriva, non per propria colpa, tardi e la vittima perde fiducia anche nelle istituzioni che sembra così non la tutelino.
Quello che mi fa più rabbrividire sono i fan di questi “offenditori seriali” coloro che li esaltano li sponsorizzano li emulano e li rendono quasi dei divi, sono il vero cancro il vero tarlo che li alimenta e li fa andare avanti… da dietro la tastiera sono veri Ivan Drago con tutto il team di supporto, pagherei per poterci parlare a quattro occhi o quanto meno a farli incontrare con parenti ed amici delle loro vittime sarebbe interessante.
Vediamo ora cosa succederà la Prossima settimana!
Da lunedì di Sanremo e del suo festival non se ne parlerà più. Zlatan tornerà a dettare legge nello spogliatoio del Milan, Alessia Bonari al suo lavoro e gli heaters al loro hobby preferito insultando il malcapitato che troverà su qualche pagina o gruppo facebook e tutto ritornerà nei ranghi. Ritorneremo alle nostre quotidiane occupazioni a disquisire del probabile scudetto di qualche squadra, ai furti di un’altra e agli immancabili rigori degli IbraBoys e tutto sarà immancabilmente normale.
Ritorneremo a puntare il dito su qualche politico, a fare la nostra campagna elettorale personale a piangere per i nostri cari che non ci sono più, a insultare sto maledetto virus che non svampa mai, a chiedere aiuti e ad accusare chi non la pensa come noi di essere sempre un non capente, a parlare di fascismo ed antifascismo, di partigiani e squadristi, magari mediatici chissà. Torneremo insomma nei nostri ranghi, dove siamo re, giudici, giuria e carnefici, e più raramente padri, madri figli e amici, come recitava Lorenzo De’ Medici nella sua Canzone di Bacco: “Del doman non v’è certezza” …..
… “Quant’è bella giovinezza,
che si fugge tuttavia!
Chi vuol esser lieto, sia:
del doman non v’è certezza”.
Buona settimana e al prossimo evento, intanto aspetto i vostri commenti.