Imprese nautiche: Cna chiede una nuova area artigianale nel Comune di Monte Argentario

Fusini: “Servono maggiori spazi perché molte aziende si trovano nel contesto urbano”. A questo si aggiunge l’impegno dell’associazione sul tema della concessioni demaniali che, dal 2024, saranno messe a gara

Monte Argentario: È stato eletto il comitato esecutivo che rappresenta, all’interno di Cna Grosseto, le imprese della nautica e a presiederlo sarà Gabriele Fusini. Si sono riuniti, infatti, qualche giorno fa a Porto Santo Stefano gli imprenditori del settore alla presenza del presidente di Cna Grosseto Riccardo Breda, del direttore Anna Rita Bramerini e del presidente della zona sud Cristiano Vadi. Un incontro importante, che rappresenta un passo avanti nelle attività che l’associazione grossetana degli artigiani e della piccola e media impresa promuove per le aziende del settore nautico che, in provincia di Grosseto registra numerose imprese, anche se di piccole dimensioni, che rappresentano delle vere e proprie eccellenze nel panorama nazionale.

Molti i temi discussi, quindi, a partire dalla fine dello stato di emergenza per il Covid-19 e del nuovo scenario internazionale, che preoccupa le imprese artigiane per l’aumento dei costi di materiali, carburante ed energia. Al centro dell’incontro, che ha toccato molti temi, la richiesta, da presentare al Comune di Monte Argentario, di individuare un’area artigianale nuova per consentire alle imprese di insediarsi o di ampliare la propria attività: “Molte aziende del nostro settore – spiega Gabriele Fusini – si trovano nel contesto urbano, vicine alle abitazioni e questo comporta disagi sia per l’attività svolta, sia per i cittadini e turisti. Per questo è fondamentale che l’Amministrazione comunale individui una nuova aree da destinare alle attività produttive, in modo da rendere possibile il trasferimento o l’ampliamento degli spazi a nostra disposizione”.

Altro tema molto sentito la necessità di intervenire, quest’anno, sui regolamenti attuativi per le gare pubbliche sulle concessioni demaniali, che hanno l’intento di valorizzare i beni demaniali, di migliorare la qualità dei servizi, con benefici per gli utenti finali, ma che dovranno dare anche certezze alle aziende del settore. “Le concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali per l’esercizio delle attività turistico-ricreative e quelle per la realizzazione e la gestione delle strutture dedicate alla nautica da diporto, inclusi i punti di ormeggio, continuano ad avere efficacia fino al 2023 o fino alla naturale scadenza, se sono state assegnate tramite gara – aggiunge Fusini –. Dal 2024, però, si dovrà procedere ovunque con gare ad evidenza pubblica, sulla base delle regole che il Governo andrà a definire e quindi vogliamo, come Cna, far presente le necessità delle imprese: è già stato presentato un emendamento che contiene, tra gli altri, la necessità di rimarcare tra i criteri direttivi la tutela della professionalità acquisita e dell’avviamento commerciale in termini di investimento posto in essere anche dalle imprese titolari di concessioni precedenti”.

Infine, le imprese si sono confrontate anche su temi legati alla sicurezza sul lavoro e la gestione degli aspetti ambientali delle attività nautiche, in particolar modo quella dei rifiuti, per ribadire poi l’importanza della formazione professionale e del ricambio generazionale.

Alla riunione hanno preso parte, per discutere gli aspetti più tecnici, anche gli esperti di Cna Grosseto: Ilaria Chechi, referente sindacale del settore nautico, Raluca Santini, responsabile di Cna Ambiente & Sicurezza, ed Elena Dolci, responsabile di Cna Servizi.