“Il Paglia racconta…” evento presso la Riserva Naturale Monte Rufeno

AcquapendenteNell’ambito delle iniziative della Regione Lazio per la settimana Europea dei Parchi, la Riserva Naturale Monte Rufeno ha ospitato l’evento “Il Paglia racconta…” progetto realizzato con il contributo per i contratti di fiume della bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi. 

Sono intervenuti la Sindaca del Comune di Acquapendente Dottoressa Alessandra Terrosi il Sindaco del Comune di Proceno Roberto Pinzi, la Dirigente dell’Istituto Omnicomprensivo Leonardo da Vinci di Acquapendente Dottoressa Luciana Billi ed il Direttore della Riserva Naturale Dottor Massimo Bedini. 

Hanno presentato i lavori i ragazzi della Scuola Secondaria di II° grado dell’Istituto Omnicomprensivo “Leonardo Da Vinci” di Acquapendente (indirizzo chimico coinvolti in attività di monitoraggio delle qualità delle acque del fiume Paglia) e quelli della Scuola Secondaria di I° grado dello stesso Istituto impegnati nello studio dell’ecosistema fiume e nella valorizzazione del fiume Paglia. Il percorso è iniziato il 14 Febbraio 2020 quando la Regione Lazio ha presentato i risultati del bando per il finanziamento regionale dei contratti di fiume. 21.000 € per il tratto che attraversa Acquapendente e Proceno che ha garantito un riallinamento parallelo a quanto realizzato sul versante umbro proponendo le stesse modalità di attuazione. Il tutto coordinato ed attuato da Alta Scuola che in nome e per conto dei due Comuni ha presentato il progetto. Si è iniziato con quattro tavoli di lavoro, per poi passare ad una fase conoscitiva nella quale ai due Comuni si sono affincati i cosiddetti stakeholders: Autorità di Distretto, Regione Lazio, Provincia di Viterbo, Arpa Lazio, Consorzio Alto Paglia, Associazioni di Categoria, Legambiente, Italia Nostra, WWF, i responsabili gestione SIC media Valle del Paglia, Riserva Naturale Monte Rufeno, Enti locali. Si è arrivati poi alla definizione di un documento strategico e poi al Programma d’Azione di oltre 40 punti. Una delle linee di contatto del tutto la volontà di consentire una analisi ed una condivisione partecipata di soluzioni strategiche, interventi ed azioni condivise. Del tutto alternative al paventato invaso sull’Alfina per la mitigazione delle piene. Definito metodo giusto per operare in un territorio dall’ecosistema delicato, è anche una rappresentazione di contrarietà a grandi opere che sprecano risorse ingenti, producono impatto ambientale devastante. Pieno zeppo di decisioni costruite dal basso e non calate dall’alto, con il consenso delle popolazioni locali.