Il Comune ottiene un milione e 600mila euro dalla Regione Toscana per la scuola di Saturnia

Un milione e 600mila euro: questo il valore del finanziamento regionale ottenuto dal Comune di Manciano per la scuola di Saturnia. Il contributo va a coprire più di due terzi delle spese per la sistemazione dell’edificio della frazione, chiuso per problemi di sicurezza nel 2021.

Saturnia: «Siamo veramente felici di poter annunciare una svolta significativa per Saturnia – dicono il sindaco Mirco Morini, l’assessore ai Lavori pubblici Marco Galli e il consigliere comunale di riferimento Matteo Bartolini –: grazie ad un lavoro incessante dell’Amministrazione comunale, la Regione finanzierà gran parte del progetto di riqualificazione e messa in sicurezza dell’edificio che ospita la scuola primaria e secondaria di primo grado del paese. Il contributo ci permetterà di non gravare pesantemente sul bilancio comunale, lasciando così spazio libero ad altri investimenti volti a sostenere progetti in tutto il territorio comunale. La nostra proposta ha ottenuto 1.593.487,26 euro su una spesa totale di 2.760.000 euro. Un grande lavoro da parte degli uffici comunali e dell’ingegner Paolo Calvelli, professionista esterno che ha seguito tra l’altro la presentazione della richiesta di finanziamento, considerato che sono state ammesse solo 16 domande su 136. L’altra novità importante è che il progetto sarà sviluppato in un unico lotto, quindi si ricostruirà in contemporanea una parte dell’immobile e la restante sarà messa in sicurezza così da garantire la tutela dei bambini e del personale scolastico».

Una vicenda iniziata a fine 2021 con la chiusura del plesso scolastico che ospitava la primaria e la secondaria di primo grado di Saturnia, a causa di accertati rischi sulla sicurezza dell’edificio.

«La situazione è chiara – affermano dal municipio –: non possiamo ignorare le difficoltà che l’Amministrazione comunale ha affrontato nel tentativo di risolvere rapidamente il problema. Siamo consapevoli del disagio vissuto dagli studenti e dalle loro famiglie in questi anni, con il trasferimento delle classi a Manciano come unica soluzione possibile. Tuttavia, ogni proposta esaminata si è rivelata impraticabile, l’unica opzione era ed è demolire e ricostruire parte dell’edificio e mettere in sicurezza l’altra restante. Adesso, i fondi necessari ci sono, non graveranno sul bilancio in modo eccessivo e le tempistiche per la riapertura del plesso scolastico sono state stabilite. Sappiamo che ci vorrà ancora del tempo, ma ora abbiamo un piano concreto da seguire.

Ci impegniamo anche ad intervenire sulla sede del museo, nulla sarà lasciato indietro. È il momento di agire con determinazione per raggiungere l’obiettivo e restituire alla comunità spazi adeguati e funzionali».

L’intervento prevederà appunto un approccio duplice: da un lato, il recupero strutturale e la ristrutturazione edilizia del corpo di fabbrica in cemento armato, dall’altro, la demolizione e successiva ricostruzione ad un solo piano del corpo di fabbrica in muratura. Questa scelta progettuale, emersa da un’accurata analisi di vulnerabilità sismica, garantisce non solo la sicurezza degli alunni e del personale scolastico, ma anche la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente.

Il cronoprogramma prevede la riunificazione dei due lotti funzionali in un unico progetto integrato, con approvazione esecutiva entro agosto 2025 e la successiva messa a bando dell’appalto che si prevede all’inizio del 2026. «Siamo consapevoli che i tempi non saranno immediati – sottolineano gli amministratori –, ma le opere pubbliche richiedono iter complessi e tempistiche più lunghe rispetto al settore privato. È vero, servirà ancora pazienza, ma ora abbiamo una soluzione definitiva e la garanzia che la scuola di Saturnia tornerà presto a essere operativa».