Guardia di Finanza, verifiche sugli stabilimenti balneari

Orbetello: La Guardia di Finanza ha recentemente concluso due verifiche nei confronti di stabilimenti balneari dell’area di Orbetello. Le attività ispettive hanno riguardato, oltre al servizio di spiaggia, anche quello di bar, ristorazione, parcheggio auto dedicato ai clienti e noleggio di biciclette utilizzate per le escursioni.

Dai controlli è emersa materia imponibile non dichiarata per oltre 2,1 milioni di euro, ricavi non contabilizzati per 366 mila euro ed IVA evasa per 351 mila euro, che sono stati segnalati all’Agenzia delle Entrate per il recupero a tassazione.

Dopo i riscontri sul posto effettuati la scorsa estate presso gli stabilimenti balneari, peraltro con “modalità tali da arrecare la minore turbativa possibile” in ossequio alle garanzie fornite dall’art. 12 dello Statuo dei Diritti del Contribuente (legge 27 luglio 2000, n. 212), i finanzieri hanno proseguito nei propri uffici le attività ispettive analizzando i documenti attestanti la ricettività e l’operatività dei bagnetti. Dalle verifiche emergeva anche la collaborazione “in nero” di due lavoratori: la normativa, in questo caso, prevede il pagamento di una maxi-sanzione che va da 1.800 a 10.800 euro per ciascun lavoratore irregolarmente impiegato per un tempo inferiore a un mese, senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto. All’aumentare del periodo di irregolarità la sanzione progressivamente raddoppia.

Nell’ambito delle attività svolte per prevenire e ricercare violazioni alla normativa tributaria e finanziaria, la Guardia di Finanza maremmana pone costante attenzione al settore turistico-balneare che, unitamente a quello agricolo ed agroalimentare, rappresenta un’importante fetta della struttura economico-produttiva ed imprenditoriale della Provincia di Grosseto.

Contrastare l’evasione fiscale vuol dire contribuire alle prospettive di ripresa e di rilancio dell’economia del Paese e favorire una più equa ripartizione del prelievo impositivo tra i cittadini (“pagare tutti per pagare di meno”).