Guardia Costiera : Sequestrati prodotti ittici scaduti e senza tracciabilità in un ristorante
Grosseto: Proseguono i controlli da parte dei militari della Guardia Costiera di Porto Santo Stefano per garantire il rispetto delle vigenti disposizioni nazionali e comunitarie in materia di tutela delle risorse ittiche e dell'ambiente marino. L’attività di monitoraggio, capillare e sistematica, ha coinvolto l’intera filiera della pesca, con l’obiettivo di garantire la qualità dei prodotti ittici in commercio e il rispetto delle normative su tracciabilità, modalità di cattura e taglia minima. Le operazioni, sotto il coordinamento del Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Livorno, si inseriscono nel quadro degli obiettivi del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, confermando un duplice impegno: da un lato, tutelare le scelte del consumatore finale, dall'altro, contrastare il sovrasfruttamento illecito delle risorse marine assicurando il rispetto delle normative dalla cattura fino al consumo finale.
Le attività di controllo hanno coinvolto l'intero territorio della provincia di Grosseto, con verifiche mirate sulla conformità dei prodotti ittici agli standard di tracciabilità, al fine di garantire la trasparenza sulla provenienza del pescato e contrastare eventuali attività illecite. Nei giorni scorsi, in particolare, il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Porto Santo Stefano, a seguito di un’ ispezione ad un ristorante del centro storico di Grosseto, ha riscontrato gravi irregolarità nella conservazione e nella tracciabilità del pesce destinato alla vendita. Durante il controllo, all’interno della cella frigorifera del locale, sono state infatti rinvenute diverse specie ittiche – tra cui orate, spigole, rombi, calamari, moscardini e astici – prive di etichette e numeri di identificazione, rendendo impossibile verificarne la provenienza e la conformità con la documentazione commerciale esibita dall’esercente. Inoltre, è stato trovato un quantitativo di pesce spada oltre la data di scadenza, in violazione delle normative igienico-sanitarie.
Per le irregolarità accertate, il titolare dell’attività è stato sanzionato con due verbali amministrativi per un totale di circa 5.000 euro. L’intero carico di prodotti non conformi è stato sequestrato a tutela della corretta commercializzazione del pescato.