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Grosseto, Capitano Ultimo: Da ventotto comuni Maremma e loro sindaci si può cambiare l’Europa
Sergio De Caprio, Capitano Ultimo, da Grosseto lancia la sfida ai potenti d’Europa candidandosi con la lista Libertà di Cateno De Luca.
Grosseto: Un pubblico numeroso e partecipe, formato da diversi amministratori locali, ha ascoltato ed anche incalzato con le domande il generale dei Carabinieri in congedo, che nel 1993 da Capitano appunto, mise le manette a Totò Riina.
“Per fermare la Mafia”, ha tuonato dai locali dell’Hotel Granduca, “dobbiamo colpire sul piano civile i familiari dei mafiosi, a meno che non rinuncino ad ogni legame con i congiunti. Se non facciamo così continueremo a vedere appalti inquinati e consigli comunali sciolti a causa delle infiltrazioni malavitose”. Autodeterminazione è una delle parole chiave della campagna elettorale di Capitano Ultimo.
“Il vero federalismo”, ha detto, “è dare la possibilità ai sindaci di autodeterminarsi, di rendere liberi i comuni. Come farlo? Noi proponiamo che l’Unione Europea assicuri quattro milioni ad ogni Comune che possa acquistare otto ettari di terreno da destinare ad impianti fotovoltaici per rendersi autosufficienti e far nascere delle comunità energetiche pubbliche. Questo assicurerebbe introiti per 600mila euro decisamente utili per i bilanci degli enti locali, specie di quelli più piccoli.
Sul fronte della transizione ecologica ci sono in Italia sedicimila chilometri di ferrovie con pali su cui mettere specchi solari. Pensate quanta energia pulita solo così potremmo produrre”. Un politica, quindi, che parte dal basso. “I territori sono preziosi”, ha detto Ultimo, “i comuni sono nati in Toscana e sono stati esportati in tutto il mondo, da qui possono ripartire pratiche virtuose. Penso ai contratti di fiume, alle piste ciclabili. Le nostre bellezze attirerebbero milioni di turisti. Per aiutarli nelle progettazioni potremmo coinvolgere le università. Chi meglio degli atenei possono essere il supporto ideale per le amministrazioni?”
C’è poi la sanità. “I medici non vengono più a casa”, afferma Capitano Ultimo, “la gente attende giorni sulle barelle dei pronto soccorso. Non sono cose tollerabili”.
Insomma un’onda civica che dal basso arrivi in Europa. “I comuni di tutta Europa devono dialogare e guidare il continente”, sostiene il candidato di Libertà, “non i burocrati che non sono mai usciti dai loro uffici. Eppure mi sembra una cosa semplice, tanti lo dicono, ma nessuno lo fa. Allora noi ci mettiamo la faccia, senza le risorse e la visibilità dei grandi partiti, ma con l’aiuto della gente che ha coraggio, ci proveremo e cercheremo di cambiare le cose”.