Gli Etruschi rivivono a Talamone: Un tricolore di archeologia al Circolo della Vela

Da questa sera (13 giugno 2025), per tre sere, Talamone si immergerà nel mare dell'archeologia,tre serate in cui gli Etruschi saranno i protagonisti assoluti al circolo della vela, in via dei Mille 3, a partire dalle 21.

Talamone: «Il popolo Etrusco – illustrano gli organizzatori - rivivrà a iniziare dalla prima serata, venerdì 13 giugno 2025, nei racconti del dottor Carlo Casi e del dottor Alessandro Sebastiani, rispettivamente direttore del Parco di Vulci e docente ed archeologo dell'università di Buffalo (Stati Uniti d'America). Il primo intervento del Dottor Casi ci porterà alla scoperta della città stato della Confederazione Etrusca, la bellezza di Vulci era immensa e ha regalato meraviglie infinite, infatti anche gli ultimi scavi hanno restituito corredi funebri di grande valore. Sepolture come la Tomba Francois hanno fatto la storia. Sotto la guida del Dottor Casi,Vulci ci racconta il meraviglioso tempo dei Rasna e la sua caduta dette di fatto l'inizio alla romanizzazione dell'Etruria. Il secondo intervento, quello del dottor Sebastiani, riguarderà uno dei primi scavi da lui effettuati nelle località Scoglietto e Spolverino ad Alberese. Lì si scavò rispettivamente il tempio di Diana ombronesis e il porto sull'Ombrone di Roselle, altra città stato».

La seconda serata, sabato 14 giugno, prevede l'intervento del dottor Flavio Enei, direttore del museo del mare di Santa Marinella: «Il dottor Enei – spiegano ancora dall'irganizzazione - racconterà di Pyrgi sommersa e del porto di Caere, l'antica Cerveteri, altra città stato della Confederazione Etrusca. L'ultima sera, domenica 15 giugno, prevede l'intervento del dottor Claudio Calastri, il quale parlerà della città di Kalousion, ritrovata già nella prima metà del 1800 dal dottor Pasquinelli durante la costruzione della strada che da Magliano in Toscana portava in loc. Saline. Durante gli scavi furono trovate mura lunghissime, necropoli, un centro abitato con bagni e terme. Le mura furono smontate e sistemate sotto il manto stradale per garantirne la tenuta. Questa città, ormai perduta, conservava fino a poco tempo fa,una piccola parte dell'abitato che, però, è stato ricoperto. Gli incontri saranno moderati da Paolo Nannini,ex fotografo della Soprintendenza».

«Oggi – dice Antonio Cagnacci, fervente appassionato di archeologia, scrittore e promotore di numerose iniziative culturali su Talamone e dintorni - ogni volta che mi trovo nei pressi di Kalousion, mi piace pensare che la loro terra custodisca il sonno del popolo Rasna, proteggendolo, anche se una forte azione di scavi clandestini in questi anni ha fatto danni incalcolabili. Bisogna considerare che ogni reperto, ogni monile sottratto da uno scavo clandestino potrebbe essere la tessera mancante che non potrà più dare a un attento archeologo le risposte giuste del teatro dello scavo».

«Ringraziamo gli organizzatori della manifestazione – sottolinea l'assessore a cultura, turismo e commercio del Comune di Orbetello, Maddalena Ottali che mette in evidenza il prezioso patrimonio archeologico del territorio e la cornice della grande storia che ci circonda e della quale, spesso, neanche siamo consapevoli. Tre serate che promuovono la consapevolezza delle nostre origini, che raccontano le radici profonde delle nostre comunità e indicano una via per rapportarsi con i reperti archeologici in modo corretto e costruttivo, tre serate da non perdere»

«La manifestazione – conclude Cagnacci - si svolgerà al Circolo della Vela presso il faro di Talamone e ogni incontro inizierà alle 21.00. L'organizzazione è a cura dell'associazione Odysseus, LagunArtfactory, del gruppo Ecista di Grosseto, i Pescatori di Orbetello,insieme e del circolo vela di Talamone con la collaborazione e il supporto del Comune di Orbetello, del Circolo Vela libera Talamone, di Banca Tema, del consorzio il Molo, della Pro loco Talamone, di Gitav village, del circolo Aics Talamone, dell'associazione Marenatura diportisti di Talamone. Vi aspettiamo tutti per tre affascinanti serate in cui viaggeremo nel tempo»