Forza It. Ppe e Pizzuti Lib. Rifor. Scelta sanità maxi distretto non ha mai convinto
Grosseto: Il tema della sanità è certamente uno dei più sensibili e va affrontato seriamente anche dal punto di vista politico. «Occorrono soluzioni urgenti e condivise come è stato fatto ad Arezzo, affinché i distretti sanitari siano più adeguati ed efficienti per i bisogni del territorio», precisano Amedeo Gabbrielli e Valerio Pizzuti, consiglieri del comune di Grosseto.
«Il maxi-distretto favorito dalla Regione non ha mai convinto a livello di scelta fatta a tavolino, senza considerare le reali esigenze dei cittadini che vivono i territori. Ad oggi – aggiungono Gabbrielli e Pizzuti - possiamo dire che non è riuscito a dare risposte alle aspettative». Una delle cause che sicuramente non ha agevolato la funzionalità del distretto è dovuta alle aree che lo costituiscono, in quanto non sono omogenee e ciascuna ha peculiarità differenti.
«La città di Grosseto – precisano i consiglieri comunali - con quella della zona settentrionale della provincia e quella della montagna, è caratterizzata da profonde differenze territoriali. Credo inoltre sia giunto il momento per riconoscere al comune di Grosseto il suo giusto peso. Basti pensare che il nostro capoluogo, per la nomina degli organi elettivi, ha il peso uguale a quello del più piccolo dei comuni. Sembrava ci fosse un accordo, ma è stato disatteso, tanto che la presidenza temporanea del Coeso è tale da due anni. Questo non è giusto e non può più essere accettato. Anche i rendiconti che vengono prodotti in un contesto così complesso risultano essere di difficile comprensione, essendo aggregate, rendendo difficile controllare le spese effettuate per ciascun territorio». Necessaria quindi una profonda rivisitazione del concetto di distretto sanitario: «Occorre una revisione che parta dallo statuto come già dichiarato il consigliere regionale Ulmi – concludono Gabbrielli e Pizzuti – per giungere ad una revisione delle attuali zone distretto della provincia di Grosseto. Riteniamo che questa manovra sia opportuna e necessaria».