Follonica verso il ballottaggio
Azzi: “Esposto contro ex sindaco Benini per omissione atti d’ufficio’.
Follonica: “In data 28 gennaio, - dice Roberto Azzi - è stato inviato all’indirizzo della Procura e Prefettura di Grosseto e del Commissario Prefettizio, formale esposto contro l’ex sindaco Benini, in qualità anche di ex assessore con delega all’urbanistica, per la “violazione dell’obbligo di risposta nei termini di legge ad interrogazione scritta presentata da consigliere comunale, effettuando, di fatto, una gravissima omissione di atti d’ufficio”.
“Tutto nasce, - spiega Azzi - con una formale interrogazione nel quale si chiedeva, se il Comune, avesse ottemperato, ed in che modo, alla verifica del rispetto, da parte del “Campeggio Il Veliero”, dell’accordo procedimentale sottoscritto nel 2013, quali azioni sono state fatte per il recupero del debito TARI, della stessa struttura, pari ad oltre 500.000 Euro, e, perché, la stessa non ha ancora un proprio depuratore come prevede la legge regionale, gravando di fatto, sul depuratore follonichese, già di per se oltremodo oberato”.
“Il Benini, - continua l’esponente della Lega - in barba alle normative nazionali ed al regolamento comunale, che gli impone una risposta ad una figura istituzionale e politica, quale è un consigliere comunale, di fatto dimostrando l'arroganza e la mancanza di rispetto verso le istituzioni ed i cittadini, in generale, non ha risposto a tali domande. Da qui l’esposto”.
“La cosa inoltre che è stata chiesta, - commenta Azzi - è la verifica sul perché Benini non abbia risposto a quanto chiesto nell’interrogazione, in quanto, se lo stesso, avesse ottemperato a quanto previsto, per quale motivo fa orecchio da mercante? L’unica risposta pervenuta sul tema è datata 12 febbraio, per mano del Dott. Melone, dirigente all’urbanistica, il quale dichiara genericamente, senza allegazione della documentazione richiesta delle verifiche effettuate, dichiara che l’accordo procedimentale è stato totalmente rispettato, come da me già riscontrato con l’accesso agli atti del SUAP.
In realtà i documenti presenti al SUAP, non solo non dimostrano che la struttura ha rispettato l’accordo ma neanche che il Comune abbia ottemperato al dovere di controllare. Tale circostanza, che stimo dettagliatamente verificando, se confermata porterà sicuramente ad un nuovo esposto. Nella nota, inoltre, il Dirigente Melone, dichiara che sul debito TARI, il Comune si è azionato solo per il recupero degli anni 2014 e 2015. E gli altri? Risponderà la Corte dei Conti. Per il depuratore prende tempo dichiarando che la struttura è allacciata alla normale rete fognaria con autorizzazione del 2016, ne stiamo verificando la regolarità tecnica”.
“La cosa che riteniamo scandalosa, - conclude Roberto Azzi - è la totale omertà che vige su questa importante tematica. Benini non risponde affatto mentre il Dirigente, anziché rispondere dettagliatamente, sembra voler liquidare la cosa con poche righe confuse. Ci domandiamo quindi il perché di tutto questo e per quali motivi. L’unica risposta avuta è che, il Benini, nel ristorante di questa struttura ci organizza la propria cena di autofinanziamento, pubblicizzandola ovunque. Caro Benini, ti sembra moralmente corretto organizzare una cena di autofinanziamento in una struttura che deve 500.000 ai tuoi concittadini che vorresti nuovamente governare? Anche su questo attendiamo risposte, che sicuramente, visto il personaggio, non arriveranno mai”.