Fermi i mezzi per disabili. Le considerazioni dell'Associazione Report

Orbetello: In numerosi comuni toscani i cittadini con disabilità potrebbero rimanere privi di servizi legati alla mobilità, poiché i mezzi che utilizzano molte associazioni, secondo quanto indicato in una circolare del Ministero degli Interni, non rispettano le normative vigenti.

«Quelli che erano nati come progetti sociali per agevolare il trasporto gratuito per i disabili o per i cittadini in difficoltà - afferma Annunciata Mottini, Presidente dell'Associazione Report evidenziando il problema -, a causa della loro violazione della norme in vigore, giuste o sbagliate che siano, rischiano di trasformarsi in un problema sociale.

Il tema è la circolazione di mezzi di trasporto con spazi pubblicitari di terzi applicati alla carrozzeria a titolo oneroso: quando non svolgono Servizio Pubblico di linea, violerebbero palesemente il combinato disposto dell’art 57 del regolamento di attuazione del Codice della Strada e dell’art 23 del Codice della Strada.

Mezzi fermi, o a rischio di sospensione del servizio. Malgrado ciò, il mercato della pubblicità su questi veicoli muove interessi economici nell’ordine di almeno 20 milioni di euro l’anno, plausibilmente 30, concentrati su pochissimi attori, quasi tutti emiliani. Si vedano i risultati della ricerca Google inserendo le locuzioni: “Progetto trasporto solidale”, “Mobilità Gratuita”, “Mobilità Garantita” e simili.

Ognuno di questi veicoli, dal costo a nuovo di 30-35.000 euro, rende alle società commerciali che operano in questo mercato e che poi li forniscono in comodato alle associazioni che li utilizzano, tra i 100 mila e i 200 mila euro a mezzo ogni due anni (in alcuni casi ogni 4 anni).

Nasce la necessità di fare chiarezza - conclude l'Associazione ipotizzando una soluzione - e dare immediata e piena attuazione alla Legge 120 del 2010, articolo 5, Comma 4, che permetterebbe innanzi tutto alle Associazioni no profit di finanziare i propri mezzi e di farli circolare liberamente, nonché di porre all’attenzione della Corte costituzionale la valutazione sulla legittimità delle norme attuali, nell’interesse dei cittadini, delle Associazioni e degli stessi operatori economici del settore».