Emergenza Ucraina: terzo tir di aiuti caricato e partito. E' diretto a Khmelnytsky
Per la prima volta due famiglie sul territorio grossetano hanno accolto alcuni profughi ucraini, grazie al servizio attivato dalla Diocesi.Grosseto: Completato intorno alle 21:00 di lunedi 14 marzo il carico del terzo tir di aiuti che da Grosseto sono diretti in Ucraina.
Il mezzo, le cui spese di viaggio sono state coperte dalla parrocchia di Castiglione della Pescaia grazie alle offerte raccolte tra i fedeli, ha fatto tappa prima alla parrocchia Madre Teresa di Calcutta, poi è giunto alla Parrocchia Maria Ss. Addolorata.
Sono stati caricati per lo più medicinali, cibo per bambini e adulti, prodotti per l'infanzia.
La quantità di cose donate dai grossetani nei due punti di raccolta è talmente tanta che il tir ha potuto assorbirne solo una parte, ma è stato comunque importante questo carico, destinato alla città di Khmelnytsky, nel cuore dell'Ucraina, in una zona molto rischiosa perché a poche centinaia di chilometri dalla capitale Kiev. Era giunta a don Vitaliy una richiesta di aiuto da parte del vescovo greco-cattolico di quella zona, compagno di studi dello stesso don Vitaliy. E la risposta non è mancata.
I volontari raccomandano, per il momento, di non donare vestiario. L'urgenza adesso è per medicinali, siringhe, lacci emostatici, garze, disinfettanti, cibo a lunga conservazione e prodotti per l'infanzia.
L'altra novità è che ieri per la prima volta sul nostro territorio due famiglie hanno accolto alcuni profughi ucraini, grazie al servizio attivato dalla Diocesi. Fin dallo scoppio della guerra la Diocesi di Grosseto aveva lanciato un appello a quanti si potevano rendere disponibili ad aprire le loro case per accogliere persone in fuga.
"Finora - spiega Luca Grandi, vice direttore di Caritas - il bisogno non si era manifestato, perchè i profughi arrivati da noi, nella maggior parte dei casi avevano parenti o amici sul territorio che già li attendevano oppure sono stati alloggiati, dalle istituzioni, in strutture reperite per questo scopo. Da ieri, invece, si sta allargando la maglia dell'accoglienza anche a famiglie maremmane che avevano segnalato la disponibilità. Al momento sono arrivate un centinaio di email di persone pronte ad accogliere. Sono già state tutte contattate prima di tutto per dir loro grazie e, mano a mano che le istituzioni ce lo chiederanno, provvederemo a ricontattarle per verificare con loro la disponibilità all'accoglienza a fronte degli arrivi. Ieri - continua Grandi - sono stati accolti in una famiglia una mamma con un bambino e in un'altra una mamma con due adolescenti minorenni. Come Diocesi - spiega ancora Grandi - ci facciamo carico di espletare tutti gli aspetti burocratici legati a questo tipo di accoglienza, che - lo ribadiamo - è totalmente volontaria, perchè ad oggi le famiglie che decidono di aprire le porte di casa non ricevono alcun aiuto pubblico. Come Diocesi ci preoccupiamo di aiutarli sul fronte alimentare, così come già stiamo facendo con le famiglie che già nelle scorse settimane hanno accolto parenti o amici dall'Ucraina. Alla bottega della solidarietà di via Pisa abbiamo creato una "tessera Ucraina" per questo tipo di aiuto. Alcune famiglie vengono direttamente in sede a ritirare generi alimentari, in altri casi consegnamo a domicilio. Al momento si tratta di una ventina di famiglie".
A queste si affianca il servizio attivato dalla Caritas della parrocchia Madre Teresa di Calcutta, che consegna a domicilio generi alimentari, vestiario e quanto altro può servire.
Coloro che volessero dare la disponibilità all'accoglienza possono inviare una email a info@diocesidigrosseto.it indicando le loro generalità, il numero di persone che possono accogliere e il contatto di un sacerdote da cui sono conosciuti.