Emergenza Covid-19, didattica a distanza

Donne Dem: “Attiviamoci sui territori per garantire a tutti l’istruzione’.

Grosseto: L'emergenza Covid-19 non è l'unica a cui siamo chiamati a fare fronte. È la più grande e la più urgente, ma non è l'unica. In queste settimane, con la Conferenza donne democratiche stiamo raccogliendo molte segnalazioni dai territori. Tra queste c'è il tema della didattica a distanza che sta tagliando fuori dal sistema scolastico in versione digital molti bambini e ragazzi.

L'educazione ai tempi del coronavirus è affidata nella maggior parte dei casi a supporti di proprietà della famiglia. Ciò vuol dire che o si è in possesso di un tablet e/o un PC e una buona connessione a casa o non ci si connette con la scuola. E se in una famiglia c'è più di un figlio, la questione si complica.

Se poi uno o entrambi i genitori devono lavorare in modalità smartworking, si è costretti a fare una scelta: o la scuola o il lavoro. Per non parlare dei cittadini stranieri che, oltre a non avere supporti tecnologici, non hanno neanche la possibilità di essere aiutati nei percorsi didattici dai genitori, date le palesi difficoltà linguistiche.

Insomma, i nuclei familiari più fortunati studiano e lavorano. Gli altri rischiano di essere tagliati fuori dal sistema. Oggi e domani. Per fare fronte a questa emergenza nell'emergenza, alcune comunità si stanno organizzando. Nella provincia di Grosseto, ad esempio, la scuola dell'istituto comprensivo di Santa Fiora ha fornito in comodato d'uso a chi non ha la possibilità di utilizzarne uno di proprietà i tablet della scuola e stessa azione è stata messa in campo dall'istituto comprensivo Grosseto 4.

Ciò ha contribuito alla mitigazione di un disagio che potrebbe generare una disuguaglianza difficilmente sanabile. Considerando il protrarsi della chiusura delle scuole, è necessario che dalle istituzioni venga data notizia delle misure universali previste dal Ministero delle istruzioni allo scopo di colmare il vuoto educativo che si sta creando e per fare in modo che anche in questo momento di grande emergenza la scuola sia davvero democratica. Proprio il Ministero dell’istruzione, infatti, mette a disposizione di tutte le scuole che ne fanno richiesta le apparecchiature necessarie per la didattica a distanza da fornire alle famiglie in comodato d’uso.

La procedura può essere attivata solo dalle scuole su segnalazione delle famiglie. Sollecitiamo pertanto scuole e genitori ad attivarsi celermente in tal senso, considerando l’opportunità messa a disposizione dal Ministero un supporto notevole in questa complessa fase emergenziale. Dal Ministero sono a disposizione anche percorsi di assistenza attraverso i quali permettere agli insegnanti di fare fronte a problemi di varia natura.

Senza dubbio, si tratta solo di un primo passo al quale deve seguire una strutturazione più organica dell’intero sistema della didattica a distanza che al momento vede come unico perno il nucleo familiare in alcuni casi però ancora troppo per assolvere questo compito. Nessuno deve restare indietro, lavoriamo affinché questo slogan venga applicato in ogni contesto sociale.