Economia circolare di AdF, oltre 4 milioni al territorio

Con il Protocollo di economia circolare, AdF ha affidato in meno di tre anni oltre 4 milioni di euro a imprese del territorio, secondo criteri di sostenibilità ambientale, economica e sociale. 122 i fornitori iscritti all’albo

Grosseto: A distanza di quasi tre anni dall’evento di lancio del Protocollo di Economia Circolare, AdF fa nuovamente il punto sui risultati del progetto che sostiene il tessuto economico locale e ne promuove la transizione ecologica, secondo criteri di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. A presentare i dati il Presidente Roberto Renai.

Da agosto 2020 sono stati affidati da AdF in economia circolare oltre 4 milioni di euro, di cui 1 milione in affidamento diretto e oltre 3 milioni tramite gara. A fine 2020 erano 250mila euro. Una crescita costante che trova conferma anche nel numero di fornitori locali iscritti all’albo, ad oggi ben 122, e nelle categorie merceologiche implementate, giunte a quota 26.

“Ringrazio tutti coloro che hanno creduto nel Protocollo, oggi raccogliamo i frutti di questo patto territoriale che guarda al futuro – spiega Roberto Renai, presidente di AdF – Abbiamo restituito al territorio oltre 4 milioni in meno tre anni in termini di risorse e opportunità, in un rapporto di fiducia reciproca, condividendo con le imprese locali la sfida della transizione ecologica e della responsabilità ambientale, economica, etica e sociale. Con questo progetto, primo in Italia, abbiamo voluto aggiungere una quinta R, restituire, alle quattro classiche dell’economia circolare: ridurre, riutilizzare, riciclare, recuperare”.

“Stiamo portando avanti un percorso con tutti i soggetti coinvolti – aggiunge Renai – Oggi abbiamo condiviso questo primo bilancio con rappresentanti delle imprese e degli istituti di credito, presto incontreremo i sindacati confederali. Ringrazio anche le Camere di Commercio di Siena e Grosseto per aver valorizzato il Protocollo e promosso il coinvolgimento degli operatori economici”.

Si tratta di attività “no core business”, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, che vanno dall’arredamento alla manutenzione delle sedi, dai servizi di pulizia a quelli di vigilanza, dalle autofficine alle carrozzerie, e molto altro ancora, svolte da operatori economici con la sede legale o operativa in uno dei 55 Comuni soci serviti da AdF.

Proprio per l’ideazione del Protocollo di economia circolare AdF ha ricevuto un importante riconoscimento nazionale dal Forum Compraverde Buygreen 2020.