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Due giorni per celebrare i 60 anni dalla posa della prima pietra dell’ospedale di Grosseto
Grosseto: L’ospedale di Grosseto è pronto a celebrare i 60 anni dalla posa della prima pietra e il mezzo secolo di attività. Era il 17 novembre 1964 quando venne simbolicamente posto il primo mattone dell’allora nuovo ospedale. Dieci anni dopo entrò in funzione quale punto di riferimento della sanità pubblica maremmana.
Le celebrazioni si apriranno alle ore 9 di sabato 16 novembre nell’auditorium dell’ospedale con una mattinata intensa fra interventi istituzionali, approfondimenti storici, annullo postale, presentazione del libro sulla sanità in Maremma, una proiezione sugli ospedali del futuro e l’intervento della 10^ Commissione del Senato. Nel pomeriggio di sabato e nella giornata di domenica i reparti saranno a disposizione della cittadinanza per far conoscere le attività svolte sia in tema di cura che di prevenzione.
Da segnalare sabato mattina la tavola rotonda dedicata ai professionisti della sanità che sarà moderata dalla giornalista Barbara Palombelli. Fra gli interventi annunciati a proposito delle esperienze dirette con il «Misericordia» si annuncia quello del giornalista e scrittore Giuliano Ferrara.
Nel programma non mancano gli spettacoli: sabato 16 novembre alle 18 il concerto della Filarmonica Città di Grosseto diretta dal maestro Francesco Fantacci, presenta Cristina Martucci; altro concerto domenica 17 con il Karan Duo (Martina Veneri al flauto traverso e Giacomo Scattareggia alla chitarra) a cura di Agimus Grosseto diretta da Gloria Mazzi, mentre alle ore 18 concluderà lo spettacolo teatrale a cura de I teatranti di Fabio Cicaloni.
Altro momento celebrativo è fissato alle ore 10 di domenica 17 quando, alla presenza delle autorità cittadine, si terrà la cerimonia del 60^ anniversario della posa della prima pietra con la piantumazione di nuovi alberi nell’area della pensilina della ex fermata dei bus.
A presentare il programma celebrativo è stato il direttore di presidio Michele Dentamaro: «L’obiettivo è quello di celebrare il legame fra la comunità locale e questa struttura. In una fase complessa delle politiche sanitarie, vogliamo ripartire dal senso di appartenenza della cittadinanza, quello spirito che rese possibile anche grazie al contributo di benefattori, la costruzione dell’ospedale. Ringrazio tutti coloro che stanno contribuendo alla realizzazione degli eventi e tutti i professionisti sanitari che quotidianamente garantiscono qualità delle cure e per la popolazione maremmana e per i tanti turisti».