Costantino D'Orazio al Polo L. Bianciardi

Il celebre storico dell’arte e saggista italiano ha raccontato alle classi 5^ del Liceo Artistico la storia delle donne nell’arte.Grosseto: “Dall’antica Grecia ad oggi sono moltissime le donne che hanno dipinto, scolpito, decorato. Tanti loro nomi sono finiti- ingiustamente- nell’oblio. E’ arrivato il momento di raccontare un’altra storia dell’arte”.

E’ così che Costantino D’Orazio, il celebre storico dell’arte e saggista di fama, ospite fisso in trasmissioni radiofoniche e televisive, mercoledì 30 marzo ha introdotto la sua avvincente lezione sulla figura della donna nell’arte, dal mondo antico fino ai nostri giorni. Oltre 2000 anni di storia dell'arte in una Lectio Magistralis orchestrata splendidamente e dedicata agli studenti delle classi quinte del Liceo Artistico L. Bianciardi, per sottolineare l'evoluzione del ruolo e della figura della donna nell’arte. D’Orazio, con una dialettica seducente, ha tenuto tutti inchiodati alla sedia, attenti a non perdere una sola parola delle sue serrate argomentazioni.

Ascoltarlo in presenza, senza il diaframma di uno schermo né la spersonalizzazione della distanza, è stata un’esperienza che, dopo due anni di Dad, ha restituito una dimensione di emozione viva, alimentata dalla bravura dello storico dell’arte, una sorta di ritorno alla vita, all'ascolto attivo e alla condivisione di tutto quello che è Bellezza.

Nella sede centrale del polo Bianciardi, Costantino D'Orazio ha condotto gli studenti in un viaggio immaginario, dove le donne stesse hanno raccontato e aiutato a scoprire un mondo fatto di tanta fatica per affermarsi perché costrette a fare i conti con preconcetti, invidie, difficoltà e ostacoli, spesso orchestrati dai colleghi maschi.

Un mondo dentro il quale trovare la propria dimensione era un’impresa titanica se non addirittura inutile. Avversate e scoraggiate, spesso rimanevano nell’ombra, in una dimensione privata o attive solo in una impresa familiare. Ad esse era proibito studiare il nudo maschile e quindi non riuscivano ad affrancarsi da una dimensione dell’arte poco più che amatoriale.  Eppure hanno dimostrato talenti straordinari, come la scultrice Properzia de Rossi, solo per fare un esempio, così virtuosa che, oltre il marmo, scolpiva con finezza tutta femminile, capolavori nei noccioli della frutta.

Lo studioso ha dedicato un suo saggio a tantissime artiste dall’antichità ai nostri giorni, “Vite di artiste eccellenti”, per restituire loro il prestigio e il ruolo che meritano, perché quella che è l’arte di oggi deve molto anche alle artiste che, nei secoli, hanno lasciato un segno profondo nel nostro immaginario.