Corretto funzionamento macchina amministrativa, ‘Argentario insieme’: ‘Rimandiamo al mittente le responsabilità’
Monte Argentario: In seguito alle vicende intercorse negli ultimi due mesi, il gruppo consiliare Argentario Insieme avverte fortemente la necessità di chiarire la propria posizione.
“L’intenzione del sindaco Borghini di voler addossare al nostro gruppo responsabilità per il mancato corretto funzionamento della macchina amministrativa denota un comportamento pretestuoso di costui dovuto, soprattutto , al tentativo di nascondere la opinabile gestione e organizzazione del palazzo comunale per distogliere attenzione dei cittadini dalle scelte fatte in passato che ad oggi hanno portato ad una completa immobilità del nostro promontorio.
La nascita del nostro gruppo all’interno della maggioranza ebbe come primo scopo quello di voler stimolare l’amministrazione stessa al raggiungimento degli obiettivi previsti nel programma elettorale per i quali i nostri concittadini ci hanno votato ed anche per cercare di placare i malumori all’interno della maggioranza stessa, che tutt’oggi esistono ma che i nostri colleghi non hanno il coraggio di esternare, forse per un eccessivo timore reverenziale nei confronti del primo cittadino. Altrettanto discutibili sono le dichiarazioni con le quali, nell’ultimo consiglio, il sindaco insinua di nostri incontri avvenuti con la minoranza mirati a pianificare chissà quale “golpe”. Da tali dichiarazioni si evince chiaramente il tentativo solo provocatorio del sindaco nonché la sua volontà di tenerci a distanza senza tener conto che il nostro fine è solo quello di attuare il pro- gramma grazie al quale noi e lui siamo stati eletti
Non da meno è il comportamento che ha avuto il presidente del consiglio comunale il quale non solo non ha risposto al nostro nulla osta alla surroga del 06 settembre scorso, ma ha assunto un atteggiamento controverso in ordine ad una serie di scadenze connesse alla surroga stessa dimenticando che il suo ruolo deve essere “super partes” e garante del rispetto delle regole del funzionamento del Consiglio Comunale. Tale condotta pretestuosa ha determinato, tra le varie, la soccombenza del comune stesso dinanzi il T.A.R.. Per tali atteggiamenti, abbiamo espresso la nostra delusione in consiglio comunale poiché eravamo convinti, sbagliando, che almeno il Presidente del C.C. riuscisse a svolgere il proprio ruolo obiettivamente e, soprattutto, senza condizionamenti. A questo punto, i comportamenti del Sindaco e del Presidente del Consiglio appena denuncia: ci costringono a fare una scelta: sostenere unicamente il programma condiviso in campagna elettorale", termina la nota.