Coronavirus, Sindacato: ‘600 euro una tantum non bastano per gli stagionali’
Biliotti, Fisascat Cisl, chiede misure più importanti per i lavoratori del turismo: “Perché molti di loro rischiano di non essere richiamati”.
Grosseto: “Il sostegno di 600 euro una tantum per i lavoratori stagionali del settore turistico e delle strutture termali è stanziato per il solo mese di marzo”.
E’ questa la critica di Katiuscia Biliotti, della Fisascat Cisl Grosseto, che denuncia il limite delle scelte contenute nell’ultimo decreto del Presidente del consiglio dei Ministri. “Sappiamo che c’è un limite di spesa per poter destinare questa indennità una tantum di 86,50 milioni di euro per tutti i lavoratori stagionali di Italia, che va richiesta dal lavoratore e che sicuramente non potrà rispondere alle esigenze di tutti”, aggiunge Biliotti.
“Auspichiamo che questo sostegno minimo e insufficiente per questi lavoratori stagionali, che avrebbero dovuto ricominciare a lavorare in questo periodo e che, purtroppo, in molti casi non lo faranno, sia solo il primo perché altrimenti c’è il forte rischio che queste persone siano del tutto dimenticate.
Il turismo è uno dei settori trainanti dell’economia di questo territorio e saremo fortunati se, una volta passata questa emergenza, riusciremo ad avere visitatori e villeggianti. Ma è evidente che le stagioni, se inizieranno, lo faranno con ritardo e che molti di questi lavoratori stagionali rischiano di non essere richiamati al lavoro”. Chi opera nel settore, aggiunge la Fisascat,”… era già stato fortemente penalizzato dall’ultima riforma sugli ammortizzatori sociali e in questa situazione straordinaria ha bisogno quindi di maggiori tutele”.
“Ci auguriamo – aggiunge Biliotti – che questa sia la prima di una serie di misure che il Governo varerà a sostegno del reddito, perché non è possibile pensare di dare risposte ai bisogni delle persone e delle loro famiglie con contributi una tantum e con capacità di spesa limitata. Noi ci impegniamo ad informare i nostri iscritti di tutte le novità in materia e speriamo che le nostre richieste siano ascoltate”.