Cinelli, sindaco di Magliano: ‘Se il Governo vuole dare una mano ai sindaci non dia loro solo spiccioli’
Magliano in Toscana: “Se il Governo vuole dare per davvero una mano ai sindaci dovrebbe dar loro poteri commissariali, e non qualche spicciolo scaricando poi su di noi l'onere della gestione dell'emergenza e le conseguenti responsabilità di fronte ai cittadini”.
Così il sindaco di Magliano in Toscana Diego Cinelli interviene sulle misure messe in campo dal Governo. “Ho letto le riflessioni del sindaco di Montecatini Terme Baroncini e mi trovano completamente d'accordo – afferma Cinelli- Partendo dai 400 milioni destinati ai sindaci Magliano beneficerà di 23.400 euro, una cifra decisamente insufficiente per assicurare il fabbisogno di una popolazione che specie nelle sue fasce più anziane e in quelle più deboli da noi è numerosa.
Anche sui 4 miliardi 300 milioni del Fondo di Solidarietà Comunali anticipato di un mese, che non sono altro che soldi di servizi offerti, non si tratta di avere nulla in più di quello che ci sarebbe spettato”. Diego Cinelli ritiene che ai sindaci debbano essere dati ben altri poteri. “Intanto – sostiene- bisognerebbe costituire un fondo per consentirci di ridurre la Tari. Sarebbe già una buona boccata d'ossigeno per aziende e cittadini.
Inoltre concordo con il Sindaco di Montecatini Terme che chiede di abbattere del 60 per cento il Fondo per i Crediti di Dubbia Esigibilità, quello cioè accantonato nella previsione in cui qualcuno non paghi tasse e tariffe, con cifre che sono ferme lì che e che, se sbloccate in almeno una loro parte, sarebbero decisamente utili. Dovrebbe poi essere consentito di spendere immediatamente le cifre dell'avanzo di bilancio, che ci permetterebbero di rimettere in circolo soldi disponibili per poter svolgere quei lavori che darebbero sicuramente sollievo alle aziende”.
Cinelli, però, ritiene che i sindaci abbiano bisogno di poteri concreti di azione. “Dovremmo diventare – conclude il sindaco di Magliano- dei veri e propri commissari per l'emergenza dei nostri territori con poteri straordinari, senza dover fare i conti con la burocrazia che frena la nostra azione, ma soprattutto che non ci permette di assicurare a ciascun comune una ripartenza”.