Cgil: «Le scelte educative spettano ai docenti»

L'assemblea generale della Flc-Cgil approva all'unanimità un ordine del giorno a sostegno della libertà di insegnamento.

Grosseto: «L'assemblea generale della Flc-Cgil esprime il proprio fermo dissenso sull'improvvida esternazione di FdI circa il valore educativo dello spettacolo dal titolo “Una donna senza barca è una prigioniera”, allestito da Anima Scenica a Orbetello. Le scelte educativo-didattiche spettano ai docenti. Sono loro i professionisti formati e preparati per essere educatori consapevoli cui la scuola pubblica affida i percorsi formativi e di istruzione per tutti i discenti».

Inizia così l'ordine del giorno approvato all'unanimità dall'assemblea generale della Flc-Cgil, oggi 15 aprile a Grosseto, nel corso della quale è stata eletta anche la nuova segretaria di categoria.

L'organismo elettivo ha voluto stigmatizzare quanto accaduto nei giorni scorsi, quando Fratelli d'Italia ha pesantemente attaccato, mettendone in discussione il valore educativo, lo spettacolo “Una donna senza barca è una prigioniera”, allestito dalla compagnia Anima Scenica, al liceo di Orbetello. L'evento è stato organizzato nell'ambito del progetto “Tana libero tutte”, rivolto alle scuole del territorio e in continuità con quello dello scorso anno, “New Gender Action”, contro gli stereotipi di genere, entrambi finanziati dalla Regione Toscana e dalla Provincia di Grosseto, con il fondo FSE.

L'attacco dei vertici provinciali e lagunari di Fdi mette in discussione i contenuti dello spettacolo e il suo valore educativo, entrando a gamba tesa in un campo dove a decidere devono essere gli insegnanti e la scuola. Un pericoloso cuneo nel sacrosanto diritto alla libertà di insegnamento, ma anche a quello di libertà di pensiero ed espressione stabilito dall'articolo 21 della Costituzione.

Sulla polemica era intervenuto anche il presidente della Provincia, Francesco Limatola, che ha bollato l'intervento di FdI come censura.

«È importante far sentire la nostra voce in difesa dei diritti sanciti dalla Carta costituzionale, contro la pericolosa deriva della Destra al governo verso l'autoritarismo, il controllo, la limitazione della libertà di insegnamento, di pensiero e di espressione», conclude l'assemblea.