Campagna 'Buoni traditi', rimborsata una famiglia grossetana

I risparmiatori avevano investito 8mila euro in buoni postali fruttiferi. Confconsumatori: l'Arbitrato di Banca d'Italia ha dato loro ragione. Grosseto: Il contenzioso riguardante la corretta determinazione della prescrizione dei vecchi buoni fruttiferi postali vede un'altra famiglia grossetana rimborsata dall'arbitrato di Banca d'Italia contro Poste.

Quella famiglia tra il luglio e il novembre 2002 aveva sottoscritto 8 buoni fruttiferi delle serie AA4 e AA5, investendo 8mila euro. A fine novembre 2019 però i coniugi si erano rivolti all'ufficio postale per riscuotere i loro risparmi e si erano sentiti dire che era già decorsa la prescrizione, in quanto i buoni rendevano frutti per 7 anni (2009) ai quali si erano aggiunti gli ulteriori 10 anni solari di prescrizione. A nulla era valso un primo intervento di Confconsumatori con Poste, tentando di spiegare che il decennio maturava dall’anno successivo al termine di fruttificazione.

Dunque i risparmiatori nel settembre 2020 hanno adito l’arbitrato di Banca d’Italia e l’arbitro con decisione del 26 febbraio 2021 ha dato loro ragione, ricordando a Poste l’errore giuridico commesso: «Il termine per esigere il rimborso dei buoni postali AA4 e AA5 è fissato “alla scadenza del settimo anno successivo a quello di emissione”, come prevede l’articolo 8 dei decreti del ministero del Tesoro del 18 aprile 2002 e del 12 settembre 2002 con riguardo, rispettivamente, alla serie AA4 ed alla serie AA5. Tali norme, secondo quanto già chiarito dall'arbitro riguardo alla disposizione di uguale tenore relativa alla serie AA2, fissano la scadenza “nell’ultimo giorno del settimo anno solare successivo a quello dell’emissione”».

Pertanto i buoni oggetto della controversia sono scaduti il 31 dicembre del settimo anno successivo a quello della loro emissione, il 2002, quindi il 31 dicembre 2009: di conseguenza, il periodo di prescrizione si sarebbe compiuto il 31 dicembre 2019.

«A questo punto – fanno sapere da Confconsumatori – auspichiamo ancora una volta che su tutte le controversie che riguardano i buoni fruttiferi postali venga posta la parola fine da parte dello Stato, che attraverso il Mef e la Cassa depositi e prestiti è il beneficiario finale dei risparmi degli italiani. In ogni caso la nostra battaglia “Buoni traditi” prosegue».

I risparmiatori alle prese con buoni postali non rimborsati possono contattare lo sportello grossetano chiamando il numero 0564 417849 oppure scrivendo a grosseto@confconsumatori.it.