Baccinello, 5 aprile: nasce il Giardino della Legalità dedicato a Rita Atria

Nel cuore della Maremma, Baccinello si prepara a vivere una giornata destinata a lasciare un segno profondo.

Baccinello: Sabato 5 aprile 2025, alle ore 16:30, nei locali della Pro Loco, vicino al Museo della Miniera, e con il patrocinio del Comune di Scansano, si inaugura il Giardino della Legalità, un luogo di memoria e di impegno dedicato a Rita Atria, giovane testimone di giustizia che, sfidando la cultura mafiosa in cui era cresciuta, scelse la strada della verità e della giustizia.

Rita, figlia di un boss mafioso, decise di collaborare con il giudice Paolo Borsellino, che per lei fu come un secondo padre. Dopo l’attentato in cui perse la vita Borsellino, Rita non resse al dolore e si tolse la vita a soli 17 anni. Ma le sue parole, ancora oggi, ci interrogano con forza:

“Forse un mondo onesto non esisterà mai, ma chi ci impedisce di sognare?”

Il Giardino della Legalità nasce da quel sogno. È un luogo che parla, che racconta, che invita alla riflessione e all’azione. Un giardino come gesto di speranza, come sfida silenziosa ma potente a ogni forma di sopraffazione.

L’evento è promosso e organizzato da Auser Scansano e dal Gruppo Peppino Impastato di Grosseto del Movimento Agende Rosse. Non solo un momento commemorativo, ma una presa di posizione forte: contro l’indifferenza, contro il silenzio, contro il “farsi i fatti propri”.

Tra i momenti più significativi dell’inaugurazione ci sarà la piantumazione dei melograni, ogni pianta sarà un grido di libertà, ogni foglia una promessa di giustizia. Tre melograni saranno dedicati ad Antonio Spartà e ai suoi figli Pietro Vincenzo e Salvatore, uccisi nel loro ovile a Randazzo per essersi rifiutati di pagare il pizzo. Un altro melograno sarà dedicato a Peppino Impastato, il giovane giornalista e attivista di Cinisi, che con la sua Radio Aut denunciava con coraggio e ironia i crimini dei boss mafiosi, pur provenendo da una famiglia collusa. La sua voce, assassinata il 9 maggio 1978 da Cosa Nostra, continua a risuonare in ogni battaglia civile contro la mafia.

“La mafia uccide, il silenzio pure” — ed è proprio il silenzio che Baccinello ha deciso di spezzare.

Ed infine a Francesca Morvillo, magistrata e moglie di Giovanni Falcone, uccisa insieme a lui nella strage di Capaci il 23 maggio 1992. Francesca rappresenta la discrezione e il coraggio, la dedizione alla giustizia, anche quando essere donna e giudice significava lottare due volte.

La ginestra, fiore tenace che cresce tra le rocce, onorerà invece le vittime della strage di Portella della Ginestra, primo massacro dell’Italia repubblicana. Una ferita ancora aperta, che ci ricorda quanto la lotta per la giustizia sia stata, e sia ancora, attraversata da sangue innocente.

Due voci autorevoli accompagneranno questo cammino di memoria e impegno: Maurizio Pascucci della Fondazione Caponnetto e Piera Aiello, testimone di giustizia e cognata di Rita Atria, offriranno spunti profondi e toccanti per riflettere su cosa significhi davvero scegliere da che parte stare.

L’inaugurazione sarà seguita da un rinfresco con prodotti provenienti dalle terre liberate dalle mafie, segno concreto che un’alternativa è possibile. Dalle ore 16:00 sarà anche possibile visitare gratuitamente il Museo della Miniera e ammirare la mostra “1, 10…100 Agende Rosse”, tributo all’attivismo del Gruppo Peppino Impastato di Grosseto.

Questa giornata non è solo un omaggio a chi ha dato la vita per un’idea, ma un invito a ciascuno di noi: a sognare, a cambiare, a non restare spettatori. Perché ogni gesto, ogni parola, ogni scelta può contribuire a costruire un mondo più giusto.

Baccinello vi aspetta: perché la legalità si coltiva, come un giardino. E perché il futuro ha bisogno di memoria, coraggio e bellezza.