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Artemare Club: Un manifesto d'arte per i 40 anni della portaerei Garibaldi
Artemare Club dedica il prossimo venerdì a ricordare i 40 anni della “portaerei” Giuseppe Garibaldi con un manifesto riportante i memorabili ritratti dell’eroe dei due mondi dei più famosi pittori. L'incrociatore portaeromobili STOVL Giuseppe Garibaldi, impostata il 26 marzo del 1981, prima portaerei nella storia della Marina le navi Aquila e Sparviero furono approntate nel corso della seconda guerra mondiale ma non entrarono mai in servizio, ha ricoperto il ruolo prestigioso di nave ammiraglia della Marina Militare dal 1987 al 2011 e vicina alla pensione, la Difesa sta valutando la sua trasformazione “spaziale” come base di lancio di satelliti in orbita.
Giuseppe Garibaldi l’eroe dei due mondi era un vero uomo di mare, nel registro dei mozzi di marina di Nizza dell’anno 1821 compare il nome di un ragazzino appena 14enne destinato a diventare famoso nella storia d’Italia e del mondo, non tutti sanno sapere che il vero mestiere dell’eroe dei due mondi era quello di marinaio e che, proprio come marinaio, Garibaldi ha trascorso incredibili esperienze paragonabili a quelle vissute a terra quando comandava i Mille o quando combatteva per la Repubblica del Rio Grande del Sud nei grandi fiumi dell’America Latina. Garibaldi fu nel tempo comandante della marina uruguayana e a capo della Marina dittatoriale siciliana. Le competenze marittime del Generale sono sempre state poco ricordate, in realtà Garibaldi resta sempre e profondamente un marinaio e anche gran parte dei suoi successi militari si debbono alle sue attitudini e competenze nautiche,
Nel tempo molte sono le imbarcazioni a lui intitolate tra quelle civili, degna di nota è la goletta Leone di Caprera, costruita da emigrati italiani, che, nel 1880, con tre uomini di equipaggio, compì la traversata atlantica dall'Uruguay all'Italia, tra le navi militari l'attuale portaeromobili Garibaldi, il precedente Garibaldi, incrociatore leggero poi trasformato in incrociatore missilistico che ha servito sia nella Regia Marina, sia nella Marina Militare, durante la seconda guerra mondiale e andando più indietro nel tempo l'incrociatore protetto Garibaldi affondato nel corso della prima guerra mondiale e la pirofregata Garibaldi. Il cacciatorpediniere Leytenant Ilin della classe Orfej, appartenente alla marina imperiale russa, fu rinominato Garibaldi il 3 luglio 1919 dal nuovo governo sovietico. A Collescipoli, frazione del comune di Terni è conservato il Beccaccino, piccola imbarcazione di circa 4 metri. L'imbarcazione ha una rilevanza storica in quanto Giuseppe Garibaldi la utilizzò per fuggire, anche con l'aiuto di patrioti ternani, da Caprera nel 1867.
I più famosi pittori dell’ottocento come Plinio Nomellini, Gerolamo Induno, Vittorio Matteo Corcos, Sebastiano De Albertis e tanti altri hanno dipinto Giuseppe Garibaldi e le sue imprese eroiche, opere che sono sparse nei luoghi sacrali d’arte in Italia e all’estero, anche le mostre sono state numerose, celebre quella garibaldina del 1932 a Roma. In gran parte delle città italiane esiste almeno una statua di Garibaldi e in quasi tutte queste statue hanno una caratteristica comune, in esse lo sguardo di Garibaldi è sempre rivolto verso Roma, città che non riuscì mai a conquistare. Nei luoghi di mare sono da segnalare per la loro importanza la statua presente sull'isola di Caprera e quella di Talamone in Costa d’Argento. Infine, Garibaldi compare su tante serie filateliche italiane ma anche della Repubblica di San Marino, dell'Unione Sovietica, dell'Uruguay, degli Stati Uniti d'America e del Principato di Monaco.
Il comandante Daniele Busetto di Artemare Club è stato per più di un anno nello stato maggiore della portaerei e ha scritto il libro d’arte “Garibaldi marinaio”.