Andrea Maule incontra i vertici di Venator per la questione gessi rossi

Andrea Maule: "Diamo il via a un iter partecipativo per la questione gessi rossi"

Scarlino: «In questi giorni le notizie sulle prospettive future della Venator si stanno rincorrendo senza sosta. Mj ha fatto piacere, come candidato sindaco, ricevere l’invito per partecipare ad un tavolo di confronto con il CEO di Venator Italia Ing. Giovanni Fusco e con il Responsabile Sicurezza e Ambiente Dr. Alessio Cappellini. Ed uscire di lì con una stretta di mano ed un impegno preciso». Così il candidato sindaco Andrea Maule.

«E’ stata un’importante occasione, dopo l’incontro delle scorse settimane con i rappresentanti della RSU, per conoscere più da vicino le intenzioni dell’azienda e comprendere più approfonditamente la necessità di creare un rapporto sinergico tra l’area industriale ed il territorio in questo particolare frangente.

Nonostante, infatti, la realtà Venator racconti oggi le difficoltà oggettive di un’area produttiva che, da sola, genera un PIL pari al 30% di quello generato nella provincia di Grosseto e generi un indotto occupazionale di circa 400 unità, la questione è stata completamente ignorata dalla campagna elettorale su Gavorrano.

Non è affatto mia abitudine voltarmi dall’altra parte di fronte ai problemi. Soprattutto se si parla di problemi di questa entità. Oltretutto fare finta che il problema non esista per non correre il rischio di prendere delle posizioni politiche scomode, o elettoralmente ingombranti, lo ritengo una profonda mancanza di rispetto sia nei confronti dei cittadini gavorranesi che nei confronti dei lavoratori dell’indotto.

Se dovessi diventare sindaco dopo il 15 di maggio aprirò immediatamente un tavolo di concertazione tra la città e l’azienda per dare il via ad un iter partecipativo al fine di valutare, anche attraverso la produzione di pareri tecnici autorevoli, se La Vallina sia individuabile come luogo di stoccaggio per i gessi rossi o meno. L’iter servirà per capire in modo più dettagliato e tecnicamente ineccepibile quale sia il reale impatto sulla comunità e se la bilancia penda in favore dei costi o dei benefici. Fermo restando che da sindaco mai autorizzerò operazioni che possano, in alcun modo, creare danno o nocumento alla salute pubblica, sulla questione l’ultima parola spetterà comunque ai cittadini, i quali saranno chiamati ad esprimersi dinanzi alla Venator e dinanzi alla nuova amministrazione comunale da me guidata».