Anche Confesercenti Grosseto interviene sulla vicenda Venator

La manifestazione, che ha coinvolto le istituzioni locali, ha portato in piazza le istanze di un intero territorio.

Grosseto: Confesercenti, che rappresenta che rappresenta le piccole e medie imprese del commercio, turismo e servizi, vuole ribadire la necessità del mantenimento del livello occupazionale attuale e di uno sviluppo futuro che non dimentichi la sostenibilità ambientale rispetto gli insediamenti industriali.

In un momento di congiuntura internazionale, con famiglie ed imprese colpite dalle conseguenze della guerra, dopo due anni condizionati dalla pandemia, il territorio maremmano non può e non deve permettersi una crisi industriale che avrebbe come unico risultato la riduzione dei livelli di reddito, riducendo la capacità di spesa delle famiglie coinvolte con conseguenze negative nell’economia locale.

“Confidiamo nell’impegno delle istituzioni locali e regionali competenti nella predisposizione delle autorizzazioni necessarie per la risoluzione della problematica dello stoccaggio dei gessi rossi, rifiuto industriale proveniente dalla produzione del biossido di titanio da parte dello stabilimento Venator di Scarlino – afferma il presidente Confesercenti Giovanni Caso -. Confidiamo che tali autorizzazioni siano rigorosamente poste a favore della tutela ambientale del territorio e della coesistenza degli insediamenti industriali con le attività turistiche della costa e non. Il territorio della Maremma ha bisogno di crescere, in tutti i settori, e non di arretrare. Auspichiamo inoltre che, in contrapposizione al baratro della crisi, il territorio sia capace di delineare un percorso di sviluppo volto a valorizzare le imprese del settore primario, secondario e terziario a favore dell’incremento dei livelli occupazionali e reddituali. Confesercenti è pronta a dare il proprio contributo come associazione di categoria rappresentativa di numerose aziende del commercio, turismo e servizi».