Amministrative, Buoncristiani: Lo scontro ideologico è un terreno vecchio che fa male alla città

"Il nostro è un progetto civico, libero e aperto". Buoncristiani risponde all'attacco frontale del Pd: «Il confronto è tra una visione vecchia e una visione nuova. E' su quest'ultima che il centro destra ha deciso di investire, non è mai stato un mistero»

Follonica «Il nostro è un progetto aperto a tutte le forze politiche che vogliono una Follonica nuova e che, insieme a noi, intendono contribuire alla crescita del nostro territorio» così il candidato sindaco Matteo Buoncristiani risponde all'attacco frontale della segretaria dem, nonché assessora della giunta Benini, Mirjam Giorgieri.

 «Dopo la presentazione di sabato – dice Buoncristiani – che ha suscitato interesse ed entusiasmo, è normale che il nostro progetto venga messo sotto attacco da parte di chi al civismo non si è mai realmente aperto, perdendo molte occasioni e molte persone valide. Il sostegno da parte del centro destra alla mia candidatura non è mai stato un mistero, semplicemente il centro destra a Follonica ha avuto il coraggio di sganciarsi dai soliti schemi e di puntare su qualcosa di nuovo, di diverso, su una visione che abbracci tutta la comunità follonichese e aperta a quanti, cittadini e forze politiche, vogliono portare il proprio contributo in modo positivo e costruttivo, su di un progetto fortemente civico».


«Giorgieri e il Partito Democratico hanno bisogno dello scontro – aggiunge Buoncristiani – per ottenere maggiore visibilità, senza rendersi conto che così facendo non sminuiscono la mia candidatura, ma pongono le basi per un dibattito sterile che fa male prima di tutto alla città. Da parte mia, sono cresciuto in un contesto familiare dove di politica si è sempre discusso in modo aperto ed estremamente libero. Volersi trincerare dietro agli steccati ideologici è un metodo per limitare la discussione, per limitare il libero flusso di idee e per perpetuare l'immobilismo che da molto, troppo tempo caratterizza il governo della nostra città. Un immobilismo che non risolve i problemi dei cittadini e rappresenta un ostacolo alla crescita di Follonica e della sua comunità perché il confronto, come ho già avuto modo di dire, è tra una visione vecchia e una visione nuova».

«Abbiamo costruito un progetto civico – dice ancora il candidato sindaco – per interrompere questo circolo vizioso, una visione che il centro destra ha scelto di sostenere. Le forze che mi sostengono avrebbero potuto puntare su una persona con una tessera in tasca, su un usato sicuro. Invece hanno deciso di convergere su di me che ho messo in chiaro fin da subito che farò ciò che ritengo giusto senza se e senza ma, dopo aver ascoltato la mia città. Un programma, il nostro, che parte da basi solide, ma aperto a tutte le anime della città che desiderano dare un contributo e far sentire la propria voce dopo decenni di rassegnato silenzio. E' per questo, unitamente alla mia storia familiare, che non accetto patenti di democrazia da nessuno e anzi credo fermamente nell'importanza dell'esercizio democratico».

«A questo proposito – conclude Buoncristiani – ho guardato con estremo interesse alle primarie del 17 marzo, dalle quali è uscito un centro sinistra molto ridimensionato. Una vittoria di Pirro per il Pd con cui i dirigenti del partito dovrebbero fare i conti invece di perdere tempo ad affibbiarmi etichette. Non accetto lezioni di democrazia da un Pd che ha sempre fatto l’asso piglia tutto e ha sempre voluto imporre la propria linea in modo imperativo e senza contraddittorio. In democrazia si vince e si perde, ci si confronta e dal confronto possono emergere anche le molte criticità che risiedono in una visione ferma, vecchia e limitata come quella del centro sinistra a Follonica. Per questo i dirigenti Pd al confronto preferiscono lo scontro, un terreno sul quale non ci lasceremo trascinare».