'A ricordare e riveder le stelle'
Anche a Grosseto si celebra la XXVI Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Grosseto: Anche la città di Grosseto partecipa alla Giornata Nazionale della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, in programma il prossimo 21 marzo e che quest’anno giunge alla sua ventiseiesima edizione.
"Un quarto di secolo - si legge nella nota degli organizzatori - che ha reso protagonista una vasta rete di associazioni, scuole, realtà sociali in un grande percorso di cambiamento dei nostri territori, nel segno del “noi”, nel segno di Libera. La Giornata è da qualche anno anche riconosciuta ufficialmente dallo Stato, attraverso la legge n. 20 dell’8 marzo 2017. Il 21 marzo è un momento di riflessione, approfondimento e di incontro, di relazioni vive e di testimonianze attorno ai familiari delle vittime innocenti delle mafie.
Dall'anno scorso la Giornata ha subìto un repentino cambio di programma, con l'emergere del Covid-19, ma grazie alla campagna social attivata dalla rete di Libera a livello nazionale e sui territori è stato comunque possibile essere prossimi ai familiari delle vittime, nonostante la situazione contingente. Abbiamo deciso di promuovere anche a Grosseto, delle piccole iniziative, grazie all'ospitalità e alla collaborazione della Libreria Quanto Basta.
Tra gli scaffali multicolore della libreria, tre volontari grossetani hanno letto una parte della lunghissima lista di nomi delle vittime, come è stato fatto in altri luoghi di cultura in tutta la Toscana. Una lettura collettiva, anche se a distanza, che sarà possibile ascoltare sulle pagine social di Libera dal 20 marzo. La scelta di un luogo di cultura non è casuale; in questo anno di pandemia la cultura è stata spesso penalizzata e messa ai margini, ritenuta non essenziale, ma è fonte primaria per l’evoluzione umana. La cultura che è capace di svegliare le coscienze è l'ingrediente fondamentale per la lotta alle mafie e alla corruzione, scintilla di memoria e impegno sociale.
Sempre presso la Libreria QB ci siamo incontrati a distanza, ma legati da profonda emozione, con Sonia Grechi, la nipote di Calogero Cangialosi, segretario della Camera del Lavoro di Camporeale ucciso a 41 anni dalla mafia il 1 aprile 1948 perché si batteva per l’applicazione dei decreti Gullo sulla divisione del grano a 60 e 40 e sulla concessione alle cooperative contadine delle terre incolte degli agrari. Seppur marito e padre di quattro figli, non ha arretrato di un metro rispetto ai suoi convincimenti, nonostante le ripetute ed evidenti minacce di morte.
Sonia, che vive a Grosseto e che è impegnata a sua volta nel sindacato, ci ha consegnato molto materiale relativo al ricordo del nonno, che entrerà a far parte del patrimonio della Memoria delle vittime che Libera si impegna a conservare e diffondere da ormai 25 anni. Sul canale social di Libera a Grosseto, dal 20 marzo, sarà visibile il video che abbiamo realizzato con Sonia per ricordare il nonno in questa occasione.
Ancora, in collaborazione con Radio COOP, presso i punti vendita di Unicoop Tirreno, viene passato un breve messaggio per ricordare la Giornata della Memoria e dell'Impegno di Libera. Un grazie a COOP, che sostiene da sempre le cooperative del Consorzio Libera Terra, commercializzandone i prodotti, frutto dell'impegno e del lavoro di coloro che gestiscono le terre confiscate alle mafie e che sostiene le campagne di sensibilizzazione e le battaglie che Libera e Libera Terra portano avanti, nel segno di una scelta comune fatta di coraggio e giustizia sociale.
Infine, sabato 20 marzo, dalle ore 19, sarà fatta una diretta straordinaria dedicata a Libera su Maremma IN Diretta, condotta da Carlo Sestini.
A ricordare e riveder le stelle è lo slogan scelto per questo 21 marzo.
"A ricordare", ricordare dal latino re- indietro e cor cuore. Richiamare nel cuore coloro che hanno perso la vita per mano mafiosa – il 21 marzo è per loro - e che per il solo tornare nel cuore rivivono nella nostra capacità di memoria: il passaggio dal ricordo alla memoria ci dà la possibilità di interrogare insieme il passato, per esprimere la cura e la responsabilità di cui è intriso il nostro impegno nell'oggi e nel domani.
"Riveder le stelle" citando l’ultimo verso dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri, a settecento anni dalla sua morte. “E quindi uscimmo a riveder le stelle”, così il sommo poeta saluta i suoi lettori alla fine del viaggio nell’inferno.
Il desiderio di ‘riveder le stelle’ e di uscire dall’inferno della pandemia, dopo un anno di isolamento e distanziamento, è un desiderio forte tra tutti i cittadini. La parola stessa desiderio ci rimanda al cielo: desiderare è avvertire la mancanza di stelle, sidus in latino, quindi sentire forte la necessità di buoni auspici, di luce che illumina e dà energia.
E in questo senso le stelle sono anche le persone che ogni giorno si battono per la giustizia sociale e la legalità democratica, fari del nostro operare ed esempi ai quali guardare. A loro dobbiamo quotidianamente volgere il nostro sguardo. Osservare le stelle nel cielo vuol dire avere un panorama sgombero da nuvole - concludono gli organizzatori -, nitido, ciò a cui dobbiamo tendere per superare una fase caratterizzata da offuscamento e confusione".