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SIMG - Epatite C, il medico di famiglia è strategico per estendere gli screening a tutte le età
Firenze: “La SIMG darà azioni di supporto ai Medici di Medicina Generale. Stiamo proseguendo e incrementando i progetti di formazione, con una serie di webinar, una pubblicazione con le più aggiornate Linee Guida, nuovi sistemi informatici” sottolinea Alessandro Rossi, Presidente eletto SIMG
Dopo i recenti rallentamenti, è a rischio l’eliminazione dell’Epatite C in Italia entro il 2030 come prospettato dall’OMS, ma anche la perdita dei vantaggi acquisiti con le buone performance di test e trattamenti effettuati in questi anni. Serve quindi un rilancio della campagna di screening, che coinvolga anche le altre classi d’età rispetto a quelle già coinvolte in questi mesi: il Medico di Medicina Generale può così rivelarsi strategico. Da qui parte la nuova campagna lanciata dalla Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie in occasione del 40° Congresso nazionale in corso a Firenze.
GLI STRUMENTI DI SIMG PER I MEDICI DI FAMIGLIA – Grazie ai nuovi farmaci antivirali, che consentono di eradicare l’HCV definitivamente, senza effetti collaterali e in poche settimane, in questi anni in Italia sono state trattate oltre 250mila persone, ma si stima che resti un sommerso di altri 250-300mila circa, da ricercarsi soprattutto in popolazioni chiave come detenuti e tossicodipendenti. A queste e alle coorti di età dei nati tra il ’69 e l’89 sono stati riservati i fondi per gli screening stanziati nel 2020, il cui utilizzo, ritardato dalla pandemia, sta entrando nel vivo proprio in questa fase, ma serve una proroga e un allargamento alle classi d’età più anziane. “In questi mesi sono partiti molti dei programmi di screening varati dalle Regioni, ma devono essere ulteriormente implementati per sensibilizzare le persone sul fatto che l’infezione può rimanere a lungo latente – sottolinea Alessandro Rossi, Presidente eletto SIMG – Per questo lanciamo una grande campagna di salute pubblica volta a far emergere il sommerso. Oltre che alla popolazione, ci rivolgiamo alla Medicina Generale, che ha il compito di informare il paziente del diritto a un test gratuito e deve comunicare i rischi di cirrosi e di epatocarcinoma che si corrono con questa infezione. La SIMG darà azioni di supporto ai Medici di Medicina Generale. Stiamo proseguendo e incrementando i progetti di formazione, con quattro webinar organizzati insieme alla Società italiana di Malattie Infettive che si svolgeranno nel 2024. Produrremo anche un white book, una breve pubblicazione con Linee Guida aggiornate per presa in carico e trattamento dei pazienti con HCV. Infine, stiamo progettando dei sistemi informatici per agevolare gli screening e il linkage-to-care”.
I DATI REGIONALI DELLO SCREENING HANNO PORTATO ALLA DIAGNOSI CIRCA 10MILA INFEZIONI ATTIVE - Nel 2023, grazie ai programmi di screening, è stato testato circa un milione di persone, rilevando circa 10mila infezioni attive da Epatite C tra le popolazioni chiave e la popolazione generale, che ora sono i target per gli screening gratuiti. Recenti studi hanno documentato che in Italia, negli ultimi dieci anni, il rischio di trasmissione dell’infezione da Epatite C nella popolazione generale è stato associato a diverse procedure invasive e microinvasive effettuate negli ospedali. “Dai risultati dello screening gratuito dell’Epatite C del primo semestre dell’anno 2023, risulta che sono stati testati circa 860.470 persone della popolazione generale rilevando oltre 1300 infezioni attive da HCV – spiega la Prof.ssa Loreta Kondili, Centro Nazionale per la Salute Globale, Istituto Superiore di Sanità – Gli screening sulle popolazioni chiave (utilizzatori di sostanze , detenuti) hanno rilevato circa 8 mila e 700 positività su oltre 100 mila test”.
URGE IMPLEMENTARE LO SCREENING IN TUTTE LE FASCE D’ETÀ – “È molto importante che questo processo avvenga rapidamente, poiché uno screening immediato evita nuovi contagi – aggiunge la Prof.ssa Kondili – In 10 anni si rischiano oltre 12mila morti HCV correlate, circa 6mila casi di cancro del fegato, altrettanti di insufficienze epatiche, e serie manifestazioni extraepatiche provocate o peggiorate dall’infezione da Epatite C. Serve grande attenzione anche per altre popolazioni vulnerabili e marginalizzate e soprattutto per la popolazione tossicodipendente: nella relazione parlamentare del 2023, riferita al 2022, solo il 20% circa di questa popolazione è stato testato, nonostante lo screening gratuito e fortemente raccomandato. L’Italia rischia dunque conseguenze cliniche ed economiche rispetto ai rischi dell’Epatite C non diagnosticata e trattata, rischi che oggi sono diminuiti grazie alla cura di oltre 255mila persone diagnosticate , il numero più alto di trattamenti in Europa”.
LE NUOVE CLASSI D’ETÀ DA COINVOLGERE – “Come rilevato dalle analisi dell’Istituto Health Search di SIMG, molti dei pazienti con Epatite C sono anziani e con varie comorbidità – evidenzia Ignazio Grattagliano, Vicepresidente SIMG – Dopo aver eradicato il virus, vi possono essere diversi casi, in cui il medico di famiglia è fondamentale. Chi aveva una malattia lieve resta in carico alla medicina generale per un monitoraggio; chi aveva una malattia avanzata deve essere sottoposto a un controllo condiviso tra il medico di famiglia e lo specialista; chi eradica l’epatite ma mantiene altre malattie di fegato come steatosi epatica metabolica continua ad essere portatore di un danno epatico costante, a cui si possono affiancare altre comorbidità come diabete, ipertensione: questi pazienti necessitano pertanto di un’attenzione particolare per la fragilità intrinseca”.
L’APPUNTAMENTO A FIRENZE – La nuova campagna di SIMG è stata presentata in occasione del 40° Congresso SIMG, in corso fino al 25 novembre a Firenze presso la Fortezza da Basso, con la sessione “SIMG DISCUTE DI... Un programma di salute pubblica per il controllo e l’eliminazione dell’Epatite C in Italia, domande agli esperti”, organizzata con il contributo non condizionante di Gilead Sciences. Sotto la guida del giornalista scientifico Daniel Della Seta, sono intervenuti il Presidente SIMG Prof. Claudio Cricelli, per l'ISS la Prof.ssa Loreta Kondili, per la Regione Toscana Giulia Burchini, i clinici Alessandro Rossi, Ignazio Grattagliano, Gianmarco Rea.