Inaugurazione mostra Rex Rusellarum. Le tombe principesche di Sassi Grossi e nascita di Roselle

Grosseto: Sabato 21 dicembre, il Museo archeologico e d’arte della Maremma ospiterà l’inaugurazione della mostra “Rex Rusellarum. Le tombe principesche di Sassi Grossi e la nascita di Roselle”, un evento straordinario che invita il pubblico a un affascinante viaggio nel passato, alla scoperta di una delle più rilevanti scoperte archeologiche degli ultimi decenni. La mostra, che sarà visitabile fino al 28 settembre 2025, è il frutto di un lungo e accurato lavoro di ricerca, restauro e studio che ha coinvolto esperti di grande calibro e prestigiose istituzioni, tra cui il Laboratorio ArCe del Dipartimento Sagas dell’Università di Firenze, con il cofinanziamento dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Curatori il professore di etruscologia del Dipartimento Sagas dell’Università di Firenze Luca Cappuccini e il professore di etriscologia del Dsu dell’Università dell’Aquila Matteo Milletti.

Il programma dell’inaugurazione prevede, alle 17, i saluti istituzionali nella sala conferenze della Biblioteca Chelliana, seguiti alle 18.15 dal taglio del nastro e dalla visita guidata alla mostra. Un’occasione unica per entrare in contatto con i reperti provenienti dalla tomba dei Sassi Grossi, scoperta nel 2003 durante lavori agricoli a pochi passi dall’antica città etrusca di Roselle.

Il sito di Sassi Grossi ha rivelato una tomba del VII secolo a.C. che ha restituito un contesto funerario eccezionale che ha suscitato un grande interesse nella comunità archeologica. La stessa racchiudeva due fosse sepolcrali: una destinata a due uomini e l’altra a una donna. I corredi funebri ritrovati, così come gli oggetti ritrovati all’interno, confermano la vivacità e la potenza culturale della famiglia di Sassi Grossi, che sembra aver avuto un ruolo determinante nella fondazione e nello sviluppo della città di Roselle.

“Questa mostra è una straordinaria opportunità per scoprire il nostro passato e per comprendere meglio le radici culturali del nostro territorio. La conoscenza della storia etrusca sarà certamente arricchita dalla bellezza e dal valore degli oggetti esposti – affermano il primo cittadino Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore alla Cultura Luca Agresti – . In questo modo, contribuiremo anche a promuovere la cultura locale su scala nazionale, grazie a un programma di eventi che coinvolgerà studiosi di storia e archeologia etrusca”.

Entusiasta il direttore del Maam Luca Giannini, che sottolinea: “È stato naturale per il Maam abbracciare questo meraviglioso progetto. La mostra risponde alla missione del museo di arricchire la conoscenza della nostra comunità con progetti scientifici di altissimo livello. Se aggiungiamo a tutto questo la pura bellezza dei reperti esposti, la mostra diventa imperdibile. Un sincero ringraziamento ai curatori Luca Cappuccini e Matteo Milletti, per il loro lavoro fondamentale, e al funzionario Sabap Enrico Maria Giuffrè per la sua collaborazione attiva”.

Luca Cappuccini, curatore della mostra, sottolinea: “Per la prima volta al pubblico, presentiamo reperti di straordinaria importanza che ci permettono di ricostruire la più antica storia etrusca del territorio. Questi oggetti sono cruciali anche per comprendere come si siano formate le aristocrazie etrusche nel VII secolo a.C. Il sito di Sassi Grossi rappresenta un contesto eccezionale, paragonabile alle tombe principesche di Vetulonia, e questa mostra è solo il primo passo verso una comprensione più approfondita del sito e del processo di fondazione di Roselle”.

Anche Matteo Milletti, co-curatore della mostra, evidenzia l’importanza della scoperta: “Le tombe dei Sassi Grossi offrono un’opportunità unica di esaminare la società etrusca del VII secolo, in particolare quella di Roselle. Su un piano scientifico, questo sito si inserisce perfettamente nel dibattito sulle relazioni tra Roselle e Vetulonia, due centri cruciali della Dodecapoli etrusca. A livello di valorizzazione, la mostra è una splendida occasione per mettere in luce la civiltà etrusca e promuovere il territorio della Maremma”.

Infine, il funzionario Sabap Enrico Maria Giuffrè esprime il suo entusiasmo: “Dopo anni di ricerche e restauri, possiamo finalmente presentare al pubblico i reperti provenienti dalle tombe principesche di Sassi Grossi. Questo ritrovamento eccezionale, reso possibile grazie alla collaborazione tra il Comune di Grosseto, il Maam e la Fondazione Cr di Firenze, è un’opportunità per esplorare un aspetto fondamentale della storia della nostra terra, aprendo nuove prospettive per lo studio del territorio di Roselle”.

Per Carlo Vellutini, consigliere della Fondazione Cr Firenze, la mostra rappresenta una risorsa fondamentale: “La scoperta delle tombe principesche di Sassi Grossi ha offerto nuovi spunti sul processo di fondazione urbana di Roselle. Per questo motivo, sosteniamo con convinzione questa mostra, che riteniamo di grande valore scientifico e capace di fornire nuove chiavi di lettura sulle dinamiche insediative e produttive del nostro territorio in epoca etrusca”.