Regione, Covid: piano vaccini Toscana, sì dell’aula
Il Consiglio regionale ha votato a maggioranza la risoluzione della commissione Sanità, che impegna la Giunta a informare costantemente sull’evoluzione delle attività correlate. di Paola Scuffi e Cecilia Meli
Firenze: Ampio dibattito in aula, sulla proposta di risoluzione “In merito alla predisposizione di un piano regionale di vaccinazione contro il Covid-19”, atto che ha visto al lavoro la commissione Sanità tutta, maggioranza e opposizione, per una sorta di work in progress su quello che sarà l’evento più importante dei prossimi mesi.
Come affermato dal presidente della commissione Enrico Sostegni (Pd), “presentiamo oggi un testo sostitutivo, condiviso con gli altri membri, che tiene conto di emendamenti presentati dai consiglieri Ulmi, Fratoni e Petrucci”. “Abbiamo ritenuto giusto che il Consiglio regionale potesse dare indirizzi alla Giunta su un piano sul quale c’è grande attesa – ha spiegato Sostegni – declinando le specificità della Toscana e chiedendo di essere costantemente informati, come Consiglio e come Commissione competente”.
Come confermato dal vicepresidente Andrea Ulmi (Lega), che ha sottolineato l’importanza della risoluzione a partire dalla genesi, per parlare di tutto il lavoro condiviso: “Mi sento padre di questo atto al pari del presidente, ed è giusto essere parte attiva in questa campagna, anche segnalando soggetti fragili e eventuali categorie che potrebbero avere dignità di ricevere prima il vaccino”, come ad esempio gli odontoiatri e i tecnici di laboratorio.
Per Diego Petrucci (FdI) non è stato necessario rivedere l’atto per condividerlo e per poter quindi arrivare ad un voto unanime dell’aula, ma resta forte la preoccupazione del ritardo: “siamo al 23 dicembre e invitiamo la Giunta a redigere un piano che partirà dal 27 dicembre”, con dosi che non sono mono, sono in scatole da 98 pezzi, che si conservano a determinate temperature. Da qui il rischio oggettivo di buttar via alcuni vaccini.
“Ha ragione Petrucci, o l’assessore alla Sanità viene qui a dirci che un piano vaccini esiste già o questo è un atto di sfiducia nei confronti della Giunta”, ha tuonato Marco Stella (Fi), annunciando il voto contrario su “un tema da non discutere in aula, perché attiene al Governo e alla comunità scientifica”. Il consigliere ha anche affermato di aver richiesto alla Giunta il piano il 30 novembre scorso e di essere d’accordo solo un punto, ovvero sull’essere costantemente informati come Consiglio. Da qui la richiesta al presidente Sostegni di ritirare l’atto.
D’accordo con Stella si è dichiarata anche la consigliera Silvia Noferi (M5S) , che si è soffermata sul ritardo nei tempi, e sulla necessità che l’assessore venga in aula a dire qualcosa di più sulla campagna vaccinale.
“Dopo l’intervento di Stella la discussione deve cambiare”, ha affermato Francesco Torselli (FdI): “occorre capire se il piano esiste già oppure no, se non lo abbiamo capito noi, chissà la gente”. Forse i componenti della commissione Sanità potrebbero riunirsi per decidere il da farsi, ha proposto il consigliere. Anche il portavoce dell’opposizione, Marco Landi (Lega), ha invitato a riportare l’atto in commissione.
La risposta del presidente Sostegni è arrivata puntuale: “sono dispiaciuto di questo atteggiamento dell’opposizione, vogliamo fare un lavoro serio oppure no? Io non sono per queste sceneggiate – ha continuato – abbiamo riportato un tema importante in commissione e in Consiglio, per un lavoro da fare insieme e in itinere”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente del Partito democratico Vincenzo Ceccarelli, che ha proposto all’aula una riflessione metodologica, parlando di atto di buon senso, collaborativo nei confronti dell’assessore, senza assumere ruoli impropri, né da parte della commissione competente né da parte del Consiglio regionale.
Anche l’assessore Serena Spinelli, intervenendo a nome della Giunta, ha ripercorso gli incontri fatti, chiarendo ruoli e compiti dei diversi soggetti, dal Governo alla Giunta fino al Consiglio, assicurando sull’impegno della Toscana nella campagna vaccinale, che ha già individuato 42 presidi ospedalieri dove fare i vaccini. “La Giunta non si sente attaccata e condivide il percorso”, ha assicurato Spinelli.
Un percorso condiviso anche da Stefano Scaramelli (Iv), per il quale è importante che la commissione Sanità si sia riappropriata di questo livello di discussione, con il Consiglio impegnato a declinare alcuni elementi di indirizzo e anche a vigilare sullo stesso piano vaccinale.
Il dibattito si è infine chiuso con le operazioni di voto, che hanno registrato il parere contrario di Stella e quello positivo di tutti gli altri.
Come previsto dalla risoluzione “In merito alla predisposizione di un piano regionale di vaccinazione contro il Covid-19”: la Toscana deve dotarsi di un Piano regionale vaccini che garantisca il fabbisogno necessario a raggiungere la cosiddetta immunità di gregge. Tra questi, oltre all’individuazione delle categorie che per prime dovranno essere vaccinate - operatori sanitari e soggetti fragili - all’Esecutivo si chiede di organizzare la logistica, anche individuando i presidi sanitari che dovranno gestire la somministrazione, la formazione del personale e di prevedere la gestione, in base alle caratteristiche anche territoriali della Toscana, delle diverse tipologie di vaccini che di volta in volta saranno disponibili.
Ferma restando la continuità di interlocuzione con il Governo, la Giunta dovrà tenere costantemente informato il Consiglio e la commissione Sanità sull’evoluzione del Piano e delle attività ad esso correlate.