Porti, definite le priorità per sviluppo di Viareggio, Marina di Campo, Porto Santo Stefano e Isola del Giglio

di Pamela Pucci Firenze: Definiti dalla Giunta regionale priorità e indirizzi per la gestione e la manutenzione nel 2021 delle aree portuali di Viareggio, Marina di Campo, Porto Santo Stefano e Isola del Giglio, i quattro principali porti commerciali di interesse regionali che ricadono sotto la competenza dell'Autorità Portuale Regionale.

“La Regione – ha spiegato l’assessore regionale alle infrastrutture Stefano Baccelli – ha indicato come priorità la sicurezza ed il mantenimento in efficienza dei porti, dando mandato per lo sviluppo delle infrastrutture e la salvaguardia della navigabilità. Questo per il porto di Viareggio si traduce nella volontà di completare le opere e gli impianti della banchina commerciale e di approvare il progetto definitivo del nuovo sabbiodotto.

Per i porti di Marina di Campo, Porto Santo Stefano e Isola del Giglio, invece, vuol dire migliorare gli impianti e le attrezzature portuali, oltre a realizzare o completare gli interventi di riqualificazione del molo e delle banchine”. “E’ stato inoltre indicato all’Autorità – prosegue Baccelli - di procedere con l’accordo di pianificazione per la Variante al Piano regolatore portuale del porto di Viareggio, oltre che con gli adeguamenti, i progetti di fattibilità ed i piani che riguardano la salvaguardia e lo sviluppo degli altri tre porti, in particolare le azioni funzionali all’attività crocieristica nel porto di Porto Santo Stefano”.

L’Autorità portuale regionale è competente anche per la gestione e manutenzione delle vie navigabili (Canale Burlamacca e Canale Navicelli) e delle Porte vinciane, per questo la Regione nelle sue linee di indirizzo ha ribadito anche la necessità di mantenere funzionale e navigabile il Canale Burlamacca attraverso il consolidamento delle relative opere idrauliche, mentre per il servizio di movimentazione delle Porte Vinciane ed il dragaggio dei sedimenti nel tratto del canale dei Navicelli compreso tra queste ultime e lo scolmatore d'Arno sono stati impegnati € 525.000, risorse necessarie per la gestione fino alla fine del 2021.