Medici e infermieri: 'I bambini e le bambine di Rodari vi dicono Grazie!'

Un grazie pensato, cantato e detto dai più piccoli a chi, ogni giorno, lavora nel silenzio per il bene e per la salute di tutti.Follonica: Grazie. Sei lettere per una parola preziosa. E importante. Lo sanno bene i bambini e le bambine della scuola primaria Rodari (Istituto comprensivo Follonica1) che insieme con le loro maestre hanno fatto di questo vocabolo, il filo conduttore di un percorso didattico interdisciplinare che li ha portati a confrontarsi con chi, quotidianamente, lavora in silenzio per la salute di tutti.

Medici, infermieri, operatori delle residenze sanitarie per anziani, donne e uomini che con professionalità e straordinaria umanità aiutano chi sta male e chi si trova in difficoltà. “Con i nostri alunni e le nostre alunne – spiegano le docenti – abbiamo riflettuto sull'importanza del lavoro svolto da chi opera nelle emergenze, infermieri, medici dell'unità Usca, personale sanitario e assistenziale della Rsa come il nostro Falusi Marina di Levante. Persone che, soprattutto in questo momento di emergenza, non si risparmiano e si mettono con competenza e con delicatezza al servizio della salute degli altri. A tutti loro vogliamo dire grazie”. Un grazie concretizzatosi con un maxi cartellone collocato all'ingresso del Cup cittadino in cui si legge: “A voi che con sacrificio vi dedicate agli altri. A voi che lavorate incessantemente con molta dedizione vogliamo dire Grazie. Un grandissimo Grazie dai bambini e dalle maestre della scuola primaria I.C Follonica1, Gianni Rodari”.

Ma non solo. La parola Grazie rivolta a medici e infermieri è anche il titolo di una canzone cantata dagli alunni che fa da colonna sonora ad un video girato nel giardino del plesso. Il video diventa un altro modo per ringraziare chi, ogni giorno, è al servizio della nostra salute. Una rappresentanza della scuola Rodari ha inoltre partecipato al saluto che il sindaco ha portato alle persone anziane ospiti della residenza sanitaria Falusi marina di Levante. Anche in questo caso, i bambini hanno scelto di fare il loro omaggio con un cartellone: Il sorriso – si legge - di un nonno è un tesoro da custodire. La più grande ricchezza.