La prossima settimana: 'Rigurgiti postumi dopo una sconfitta'
Dopo questa tornata elettorale “finalmente” c’è stato qualcuno che ha perso e qualcuno che ha vinto. Intanto, se guardiamo hai massimi sistemi ha perso l’Italia politica e del voto (non solo contro la Germania 5 a 2) visto che se ai referendum va a votare poco più del 25% degli aventi diritto fa male. Però c’erano anche le elezioni amministrative e qui si sono delineati scenari totalmente diversi anche se non erano certo le politiche. S’è visto un evidente e palese successo della destra meloniana e un tonfo assurdo di Lega e Cinque stelle, un PD che vivacchia e come sempre si autoincensa per un’inevidente vittoria (ormai è scontato dopo ogni elezione sentire questa storiella). Mi voglio però concentrare su quello che è successo dopo tali elezioni dove Fratelli d’Italia ha dato un segnale forte a fronte di altri che sono sempre nel limbo e dove il “rospo” che personifica la paura di perdere il potere s’è risvegliato. Nel giro di 24 ore su un canale nazionale la Giorgia nazionale s’è vista dare della “buffona” da un’incarognita Bompiani che ha rincarato la dose asserendo che sarebbe circondata da “nazisti”, per non parlare di quel luminare di Letta (segretario del PD) che pensa “tutto il male possibile” visto che inneggia ai patrioti alla famiglia e quant’altro, per poi passare ad una tale Rosi Braidotti che filosofeggiando dall’università di Utrecht la parifica a Putin, Kirill e Dugin in quanto è ai loro livelli per misoginia, omofobia e propaganda “assassina”. Lasciamo perdere poi le invettive dei due conduttori delle trasmissioni che stanno facendo da tempo una crociata contro la leader di Fratelli d’Italia. A leggerla così d’imbracciatura sembra che sia effettivamente ripartita la campagna d’odio che porterà alle elezioni del 2023 dove poiché è palese l’arrembante sconfitta si cerca di prepararsi per tempo dare una lezione alla biondina romana. L’establishment che governa questa nazione non si può permettere di asseverare un cambiamento così debordante e lotta serratamente con le sue armi migliori per non perdere quella poltrona che di riffa o di raffa si tiene stretta da illore tempo. A partire dalla propaganda anti referendaria fatta dalle varie tv e giornali a quella palese dei partiti di sinistra che (ma non c’era da stupirsi) temevano di perdere il loro miglior alleato contro il voto popolare (i magistrati), si stanno preparando a fermare l’eventuale ribaltone (che potrebbe essere democratico dato il voto) che gli toglierebbe il pallino del gioco.
Vediamo ora cosa succederà la Prossima settimana!
Da oggi all’anno prossimo ne vedremo delle belle, il bersaglio intanto c’è ora va avviata la routine d’attacco, vanno messi in moto tutti gli ingranaggi a partire da quello del fango, per passare a quello “magistratico” che scandaglierà tutte le volte che è stata in bagno, dove, con chi e quanta ne avrà fatta per vedere se una gocciolina è uscita fuori e attaccarvisi per farne un casus belli tale da farne un demonio o meglio la famigerata “donna nera” come l’ha definita Floris. Quello che sarà il fine della prossima campagna elettorale sarà solo uno ben delineato e tutti gli avversari sanno cosa fare d’altronde quella macchina ormai è ben rodata anche se ultimamente non ha portato a vittorie eclatanti ma a sonore sconfitte. La sconfitta non conta tanto poi per un verso o per un altro ritornano a governare sempre i soliti quello che conta per i partiti politici è solo una cosa distruggere l’avversario usando tutto il lecito e soprattutto il “non lecito”… anzi meglio. Questo è figlio della dabbenaggine di un popolo che si nasconde sempre dietro alle scuse se le cose vanno male e che fondamentalmente ha perso la voglia di lottare e di farsi valere. La nostra proverbiale intraprendenza è svanita come neve al sole (e quello di oggi picchia neanche poco) soppiantata dal lamento perpetuo dalle piccole alle grandi cose, dall’addossare sempre e comunque le responsabilità ad altri evitando accuratamente di assumersele. Domani se non ci sarà un cambio vero di focus saremo sempre qui col cerino in mano a vedere se si fa luce ma ci guarderemo bene dal dare fuoco alla torcia tante le volte si vedesse di più.
Buona settimana e al prossimo evento, intanto aspetto i vostri commenti.