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Educazione: Bianchi, se i bambini non leggono la società è più fragile
La Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Toscana: “La lettura è una dimora, è ciò che permette di costruirci un pensiero autonomo, critico e dunque libero”. L’Istat attesta che solo la metà delle persone di minore età abbia letto almeno un libro negli ultimi dodici mesi. “Il livello generale di alfabetizzazione e di cultura non può essere trascurato”. di Federica Cioni
Firenze: In Italia si stima che solo la metà delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi abbia letto almeno un libro negli ultimi dodici mesi. Tra i minori di età compresa tra 6 e 18 anni nel 2016 il 52,8 per cento non aveva letto neanche un libro nell’anno precedente. Eppure i primi a ricordare l’importanza della lettura, anche e quasi soprattutto nelle fasce di età che precedono la maturità, sono i pediatri che insistono sul ruolo del “contatto con il libro”.
“Leggere - dichiara la Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Toscana Camilla Bianchi - è una dimora, un atto che ripara ma che al contempo proietta in un altrove, illuminandoci. E’ ciò che permette di costruirci un pensiero autonomo, critico e dunque libero”.
“Se i bambini non leggono la società è più fragile” osserva la Garante che dichiara: “In un’epoca fluttuante di profonde trasformazione economiche, sociali e tecnologiche la lettura riveste un ruolo insostituibile. E’ un fondamentale strumento di formazione del sé e di decodifica attraverso un pensiero proprio del mondo intorno”.
Il “diffuso e preoccupante scarso interesse nel leggere e nel fare leggere” per Bianchi è una “responsabilità sociale prima che individuale”. “Nel contesto europeo gli studenti italiani si collocano agli ultimi posti relativamente alla capacità di leggere ed interpretare un testo scritto e questo incide drasticamente sul livello generale di alfabetizzazione e di cultura di una società nel suo complesso”.
I dati ricordati dalla Garante “non possono essere trascurati. Tutti noi siamo chiamati a riflettere e a rispondere responsabilmente, affinché sia massimamente valorizzata la funzione insostituibile della lettura, quale presupposto irrinunciabile di crescita, conoscenza e affrancamento di ognuno e ancor più di quelle bambine, bambini, ragazze e ragazzi che provengono da contesti di fragilità e di deprivazione”.
In questo “comune esercizio di responsabilità” per la valorizzazione della lettura, la Garante promuove il testo di Rossana Carignola “Leggo per capire, dalla parte dei ragazzi”, un “metodo, a tappe minime, immediato e fruibile, per identificare i concetti chiave di un testo e comprenderne il significato”. “Il lavoro di Carignola, avvocato, madre di un'adolescente, contribuisce con semplicità e senza pretesa alcuna a rappresentare un facile strumento di avvicinamento alla lettura e alla comprensione del testo”. “Gli esempi riportati - continua Bianchi - non solo hanno una funzione esplicativa ma taluni di essi essendo stati ispirati nell’autrice dall’osservazione diretta di ragazze e ragazzi, offrono stimoli per una riflessione più ampia sul modo di sentire e comunicare delle persone di minore età”.
“Leggo per capire è a favore dei ragazzi e della loro crescita e per questo è per tutti: bambine, bambini, ragazze e ragazzi, genitori, insegnanti, educatori, o per chi è semplicemente curioso”. L’auspicio della Garante toscana è che “tale semplice contributo possa in parte favorire l’avvicinarsi più facilmente alla lettura ed il comprenderne l’assoluto ed insostituibile valore, anche in un’era digitale, quale presupposto imprescindibile per la costituzione di un pensiero libero che permetta di connotare se stessi e decifrare il mondo”.