Coeso, Società della salute: 'Basta con le prove di forza lavoriamo per la salute dei cittadini'

L'intervento dei sindaci di centrosinistra, Francesco Limatola, sindaco di Roccastrada, Marcello Giuntini, sindaco di Massa Marittima, Giacomo Termine, sindaco di Monterotondo Marittimo Andrea Biondi, sindaco di Gavorrano, Alessandra Biondi, sindaco di Civitella Paganico, Andrea Benini, sindaco di Follonica, Federico Balocchi, sindaco di Santa Fiora, Giancarlo Farnetani, sindaco di Castiglione della Pescaia, Daniele Rossi, sindaco di Seggiano, Romina Sani, sindaco di Cinigiano, Nicola Verruzzi, sindaci di Montieri, Jacopo Marini, sindaco di Arcidosso.

Grosseto: "L'organizzazione del sistema sanitario e assistenziale in provincia di Grosseto è strategica per governare adeguatamente il benessere della popolazione. Questo è ciò che ci interessa e sono gli argomenti su cui siamo chiamati dai cittadini a lavorare e impegnarci. Il futuro di Antonfrancesco Vivarelli Colonna e di ognuno di noi, non interessa a
nessuno.

La sfida vera non è sulla presidenza della Società della salute, è sulla qualità dei servizi al cittadino. Vivarelli ci risponda: Quale è il criterio di organizzazione della sanità che ha come riferimento? In due anni non abbiamo sentito alcuna proposta, la stessa autocandidatura alla presidenza è stata avanzata senza alcuna idea di futuro nella sanità e nel sociale ma sostenuta soltanto dalla minaccia di adire le vie legali. Abbiamo perso tempo oltre a spendere soldi pubblici.

La Toscana ha, in questi anni, costruito un modello che, messo alla prova durante la fase emergenziale causata dalla pandemia, ha dimostrato la capacità di reagire. Il Covid ha reso evidente l’importanza dei servizi socio sanitari territoriali e del ruolo della medicina generale e dei pediatri di base. Lo sviluppo dei servizi assistenziali domiciliari, della telemedicina, di strumenti alternativi all’ospedale, quali le case della salute e le cure intermedie sono un tema ineludibile per la sanità di oggi e del futuro, con l’aumentare delle cronicità, dell’invecchiamento della popolazione, delle disabilità e delle fragilità, che influenzano e influenzeranno sempre di più i bisogni di salute delle nostre comunità.

L'obiettivo dei prossimi anni per un territorio come la provincia di Grosseto è compiere l'atto successivo e conseguente agli importanti investimenti realizzati nelle strutture ospedaliere. La pandemia ha evidenziato ancora di più i punti critici ancora presenti e i presidi necessari. Servono importanti investimenti per rendere ancora più forte la sanità territoriale attraverso l'attuazione rapida delle Case della Salute insieme all'attivazione di una serie di luoghi in rete con servizi di prossimità importanti (medico di famiglia, infermiere di famiglia, assistente sociale di famiglia) e l'implementazione delle strutture
residenziali pubbliche per gli anziani non autosufficienti.

Occorrono più medici, infermieri e assistenti sociali e una rete territoriale rafforzata che sia capace di ridurre l’accesso improprio agli ospedali e, contemporaneamente, costituisca un presidio diffuso. Altrettanto importante appare il rilancio dei servizi consultoriali, quali strumento di presa in carico della salute materna ed infantile, ridando loro l’originaria funzione di punto di riferimento territoriale, multifunzionale e multiprofessionale. L'ospedale di Grosseto, in questo quadro, è uno degli fondamentali collegato in una rete efficiente con gli ospedali periferici. Più forte Grosseto e più attrezzati Orbetello, Pitigliano, Massa Marittima e Castel del Piano.

L'occasione del Recovery plan dovrà trovarci pronti a sfruttare le risorse che NextgenerationEu metterà a disposizione. Basta prove muscolari che non servono a nessuno, confrontiamoci sui temi. Il sindaco di Grosseto in due anni non si è mai espresso sulle cose da fare in sanità, le nostre idee, proposte e impegni sono chiare, e le sue? Chi può dire di conoscerle. Questo è il vero cimento che la provincia di Grosseto si trova ad affrontare, presto, senza perdere tempo ed energie".