Al Polo Le Clarisse “Oltreterra art project” di Samantha Passaniti
Grosseto: Il progetto artistico “Oltreterra art project” arriva al Polo culturale Le Clarisse di Fondazione Grosseto Cultura. Il lavoro dell’artista Samatha Passaniti sarà presentato nelle sale di via Vinzaglio venerdì 3 novembre alle ore 18.
L’evento è parte del progetto interdisciplinare “Oltreterra”, a cura di Valeria De Siero e Davide Silvioli, presentato per la prima volta il 6 maggio 2023 al Centro studi Don Pietro Fanciulli di Porto Santo Stefano. L’intera iniziativa, che ha già visto la realizzazione di una mostra personale alla Civica galleria Olmastroni di Siena e la presentazione di un’installazione alla Rocca Aldobrandesca di Arcidosso, si sviluppa costruendo un legame con il territorio, da un punto di vista tanto materiale quanto concettuale, grazie alla consulenza scientifica dell’Accademia dei Fisiocritici di Siena, il supporto e il sostegno dell’associazione “Storie d’Amiata”, del Comune e della Pro Loco di Arcidosso, del Centro studi Don Pietro Fanciulli di Porto Santo Stefano, del Polo culturale Le Clarisse di Grosseto e della casa editrice “Effigi”, delle guide ambientali Maria Erika Morganti e Marcella Romeri. «Al centro di Oltreterra c’è il proposito di valorizzare, attraverso la ricerca artistica contemporanea, la storia e l’uso del colore “terra di Siena”, anticamente prelevato da cave situate nell’area del monte Amiata e oggi incluse nell’attuale provincia di Grosseto – spiegano i curatori dell’iniziativa –. Passaniti, nel suo lavoro, ha costantemente sperimentato materie prelevate in natura, tra cui diverse tipologie di terra provenienti da varie aree del globo, dal Monte Atlante in Marocco al Monte Argentario in Maremma».
«Il colore Terra di Siena, di Siena non è – dichiara Mauro Papa –. È terra d'Amiata. Si tratta infatti di un pigmento minerale estratto, fin dall'antichità, dalla cava di Bagnoli, vicino Arcidosso. La cava era aperta fino agli anni Cinquanta. Oggi è abbandonata, ma non dimenticata: un'artista innamorata dei materiali naturali e degli oggetti di scarto è entrata nella cava e ha recuperato un po' di quella terra, la stessa che ha usato Simone Martini. Poi l'ha lavorata plasmandola con vecchi tessuti carichi di memoria».
Dopo l’incontro seguirà l’esposizione di un’installazione realizzata dall’artista con terra di Siena recuperata sull’Amiata e stoffa di recupero. Si tratta di un’opera che riflette sul tema della memoria dei luoghi e della tutela degli ecosistemi, in un’ottica di sostenibilità, nel senso più ampio del termine. La mostra è completata da testimonianze fotografiche e video racconto delle varie fasi del progetto e resterà in Clarisse fino a domenica 3 dicembre. L'esposizione sarà visitabile il giovedì e il venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 (ingresso libero). Per informazioni: oltreterra.project@gmail.com oppure prenotazioni.clarisse@gmail.com.
Il progetto prevede non solo l’esposizione in Clarisse ma anche due eventi collaterali organizzati per far conoscere il pigmento e la sua relazione con il territorio.
Sabato 25 novembre alle 15, al Polo culturale Le Clarisse, è in programma il laboratorio didattico “Dai colori della natura a quelli dell’arte” con Maria Erika Morganti e Marcella Romeri, mentre domenica 26 novembre alle 9 e alle 15 a Bagnoli (Arcidosso) partiranno due escursioni sulla via delle terre gialle sempre con le guide ambientali Morganti e Romeri.
Samantha Passaniti (Grosseto, 1981) vive e lavora tra Monte Argentario e Roma, città dove si è diplomata all’Accademia di Belle Arti. Nel 2015 ha studiato a Londra alla Slade School of Fine Art. Nel suo lavoro il gesto del recupero diviene un atto performativo in cui i materiali naturali, gli scarti, che preleva divengono oggetto e soggetto delle sue opere, e portatori di nuovi simboli e significati. Ha esposto al Museo Perrando, presso la MC Gallery di New York, al Centro di arte contemporanea Arteventura in Andalusia.