L'Under 19 Atlante Grosseto esce sconfitta dallo scontro con Fenice Venezia Mestre
Verso le amministrative. Potere al Popolo e Forum Ambientalista incontrano i cittadini del quartiere Pace
Grosseto: «Ieri pomeriggio insieme a Roberto Barocci, gli abitanti del quartiere Pace abbiamo affrontato il tema della difesa ambientale, degli effetti della privatizzazione dei servizi e - si legge nella nota a firma di Matteo Di fiore candidato di Potere al Popolo - dell'incontrollata, insostenibile progetti di espansione cementizia e speculativa di Unicoop e Igd.
La relazione del Forum Ambientalista ha mostrato come l'attuale gestione dei rifiuti si regga esclusivamente sugli interessi di profitto dei gestori privati della discarica delle Strillaie e comproprietari degli inceneritori di Scarlino e Poggibonsi - parliamo del gruppo Iren che controlla il 60% di Futura SPA (società gestore delle Strillaie), il 90% Scarlino Energie e il 40% di Sienambiente, oltre al 35% di Sei Toscana gestore unico dei rifiuti urbani nella ATO RIFIUTI sud.
La necessità concreta di un cambio di paradigma è nel costante aumento dei tributi, tali per garantire il mantenimento delle quote di profitto dei privati proprietari delle discariche e degli inceneritori
La nostra proposta è quella di un porta a porta diffuso con tariffa puntuale, che andrebbe ad aumentare la qualità della raccolta, che aumenterebbe sensibilmente la quota di differenziata, la riduzione delle tariffe e la stessa l'occupazione nella lavorazione dei rifiuti differenziati con la ripubblicizzazione dell'impianto delle Strillaie e della lavorazione delle materie prime seconde in contrapposizione all'attuale costruzione di un monopolio privato sui rifiuti.
Ogni anno i grossetani devono 91.000 tonnelate di rifiuti indifferenziati, come stabilito dalla convenzione con le Strillaie voluta dalla giunta provinciale PD Scheggi, mai messa in dubbio dall'amministrazione della destra di Colonna.
Quando parliamo di sovrapposizione tra centrodestra e centrosinistra parliamo di questo: nessuno delle due parti mette in discussione il business che i privati fanno sui rifiuti in questa città.
Noi vogliamo una città pubblica dove il privato non possa nuocere, dove vi sia controllo pubblico e partecipato di tutti i servizi tramite comitati di quartiere e osservatori popolari.
Il Comune di Grosseto deve essere amministratore pubblico per la collettività e non più subalterno agli interessi dei privati come accaduto negli ultimi decenni».