Verso le amministrative. 'Il verde pubblico: una risorsa mandata in malora'
Grosseto: «È esperienza comune -sostiene Roberto costantini candidato alla carica di Consigliere comunale con grosseto Città Aperta - la piacevolezza del passeggiare in un parco o semplicemente lungo un viale alberato, rispetto al ritrovarsi in una distesa di asfalto, come in un viale spoglio o un grande parcheggio. Una piacevolezza sia fisica che psicologica.
Per godere dei sui benefici, il verde pubblico dovrà essere ben progettato e soggetto a corretta manutenzione; per questo è fondamentale che la scelta delle specie (se non addirittura delle varietà) e le tipologie di impianto (distanza tra gli alberi, consociazioni tra specie diverse, et.) siano competenza di tecnici specializzati, in grado di valutare tutti gli aspetti, dall’impianto alla manutenzione.
Sono evidenti a tutti i gravi errori commessi dall’attuale amministrazione ed è quanto mai necessario un assessore con delega al verde pubblico, che abbia le competenze per poter orientare in modo corretto le scelte politiche, relegando al passato improvvisazione e scelte dovute a totale ignoranza della materia, guidate più da scelte ideologiche, che non da una conoscenza reale dell’argomento.
Grosseto Città Aperta si impegna ad assicurare non solo un incremento del verde pubblico, ma soprattutto una migliore gestione, anche grazie al rafforzamento di un ufficio verde pubblico, oggi ridotto all’osso e oggettivamente impossibilitato ad operare al meglio (e con gli effetti che vediamo).
Perché il verde pubblico, se ben progettato e manutenuto, non è un costo, bensì un investimento, in grado di fornire numerosi benefici, tra cui la diminuzione della temperatura estiva (in un viale ombreggiato da alberi, la temperatura in estate è mediamente minore di 7-8 gradi rispetto alle aree limitrofe esposte al sole) con attenuazione degli effetti delle sempre più frequenti ondate di calore e l’attenuazione della concentrazione degli inquinanti (CO2, polveri sottili, etc.); inoltre, aspetto non secondario, ampliano la godibilità complessiva della città, soprattutto in estate quando massima è l’esigenza di stare all’aria aperta.
E qui mi piace sottolineare come il verde pubblico abbia anche un valore di tipo sociale, dato che le aree verdi, i piccoli parchi, i giardini con alberature ombreggianti (e le panchine!), invogliano a uscire di casa e a passeggiare, diminuendo lo stress e favorendo occasioni di socializzazione e il senso di appartenenza alla comunità, mentre i viali alberati favoriscono gli spostamenti a piedi e in bicicletta.
Ma non scordiamoci che nei quartieri più popolari, con prevalenza di condomini (anziché villette con giardino privato), la possibilità di godere del verde deriva quasi esclusivamente da una oculata scelta urbanistica (si pensi al quartiere di Gorarella), in cui parchi, giardini e aree attrezzate sono frutto della volontà politica, che è venuta totalmente a mancare negli ultimi 5 anni».