Verso le amministrative. Cristina Citerni in corsa con 'Grosseto città aperta'

"Dopo cinque anni di pausa ecco perché mi candido".Grosseto: Cristina Citerni, candidata sindaca di Grosseto nel 2011 ed una delle figure più rappresentative della precedente consiliatura, si mette nuovamente a disposizione della città candidandosi nella lista Grosseto Città Aperta, a sostegno di Leonardo Culicchi Sindaco.

“Ho 60 anni – racconta Cristina Citerni –, insegno diritto ed economia al Liceo A. Rosmini, sono stata componente della Segreteria Confederale della CGIL di Grosseto e candidata sindaca con la coalizione Sinistra di governo. Come Capogruppo consiliare di Sinistra Ecologia e Libertà dal 2011 al 2016 ho dato vita a molte iniziative in Consiglio Comunale: dalle battaglie per i diritti civili all’approvazione del codice etico degli amministratori, dall’istituzione di un tavolo di lavoro sul codice degli appalti all’approvazione di nuove regole sui circhi con animali, dalla promozione del referendum contro la vendita delle Farmacie Comunali alla campagna di contrasto alla povertà ed all’esclusione sociale, all’impegno per la revisione della rete scolastica del Comune di Grosseto.

Impegnata sulle questioni della scuola, sulle politiche del lavoro e sui temi sociali, collaboro con molte associazioni del territorio, convinta che solo insieme si possa ritrovare il senso della comunità.
Dopo cinque anni di pausa – spiega Cristina Citerni – ho deciso di rinnovare il mio impegno nelle istituzioni sposando il progetto di Grosseto Città Aperta, perché la città è un bene comune e voglio dedicarle cura e attenzione, mettendomi nuovamente al servizio dell'ideale di una città per tutti, che immagino di raccontare in cinque parole, che sono la sintesi della mia visione della Grosseto di domani.

Democrazia: nata dalla città, per la città, l’idea di una democrazia urbana di inclusione sociale e integrazione politica, che vuole investire negli uomini e nelle donne a partire dai gruppi sociali più svantaggiati, una democrazia che trova la sua forza nel rafforzamento dei margini.

Sostenibilità: miglioramento della vita, del benessere psicofisico, della mobilità dolce; ora come mai la necessità di adottare forme di energia pulita è palpabile.

Condivisione: richiamo la necessità di guardare al problema degli spazi pubblici come punto di aggregazione comune e agorà. Invece di creare una città interessata ad investire su grandi centri commerciali e cementificazione, iniziamo ad investire sugli spazi condivisi, dove i cittadini possano tornare a esercitare i fondamentali diritti di libertà e partecipazione, dove la comunità ritrovi la coesione che ha perduto.

Intelligenza: una parola che significa guardare ad una scelta politica di fondo, una nuova intelligenza dei luoghi e dei comportamenti pubblici, una città all'altezza della complessità, che produca sapere e conoscenza.

Bellezza: una parola che evoca il piacere di vivere in una terra inguaribilmente bella, che va difesa dalle politiche di consumo del territorio che mirano solo al mero guadagno monetario, che ci interroga sulla necessità di un cambiamento profondo nel pensiero e nei comportamenti, perché essere cittadini significa, prima di tutto, amare la propria città”.