Venator. Berardi: "Zona Economica Speciale per rilanciare lo sviluppo del territorio"

Grosseto: «Il caso dello stabilimento Venator che, in queste ore, ha annunciato l'esubero di 41 dipendenti, contiene in sé i sintomi di un malessere diffuso.

Il polo chimico di Scarlino è, infatti - afferma il Sen. Roberto Berardi, candidato alla Camera dei Deputati nel collegio Toscana P02 -, una realtà importante per il territorio della provincia di Grosseto, visto che da solo produce una quota significativa dell'intero PIL locale.

Ed è la dimostrazione plastica di come crisi congiunturali e strutturali, come quella su cui in queste ore azienda, sindacati e istituzioni si stanno confrontando, possano sconvolgere letteralmente il tessuto sociale e produttivo di un intero territorio.

Il Covid-19 prima, e la guerra in Ucraina poi, hanno messo a nudo la debolezza fisiologica di un sistema economico che rischia seriamente di restare schiacciato da fattori esogeni di questo tipo.

Per questo penso sia necessario attivare quanto prima le procedure per far diventare la provincia di Grosseto una 𝗭𝗼𝗻𝗮 𝗘𝗰𝗼𝗻𝗼𝗺𝗶𝗰𝗮 𝗦𝗽𝗲𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲 (ZES), ovvero un'area geografica nell’ambito della quale il governo nazionale potrà offrire incentivi a beneficio delle aziende che vi operano, attraverso strumenti e agevolazioni che agiranno in un regime derogatorio rispetto a quello dettato dalle normative vigenti.

Con la creazione della ZES si potrà beneficiare di politiche attive volte a realizzare condizioni di crescita strutturale della competitività e un generale rafforzamento di tutto quanto il tessuto produttivo. Tutto questo attraverso l’aumento degli investimenti, anche di capitale straniero, grazie ai quali si potrà assistere, già nel medio periodo, all’aumento delle esportazioni, alla creazione di nuovi posti di lavoro, e a un incremento sostanziale dell'indice di innovazione per i processi produttivi.

In questo modo la politica potrà diventare davvero un alleato formidabile per le imprese e i lavoratori, operando affinché si possa delineare una prospettiva di rilancio generale, e ridisegnare in modo attento il modello di sviluppo dell'intero territorio per il prossimo futuro».