Un amarcord pieno di ricordi. Io Zubi, il Zubizarreta della Maglianese

Magliano in Toscana: Era il 1988, è i ragazzi della Maglianese guidata dall’allora tecnico Fabrizio Cassai e dall’indimenticato Roberto Mucci, partecipava alla XXI^ edizione del torneo internazionale di Lloret del Mar, in terra Iberica.

Un gruppo di calciatori, ma soprattutto di amiche, che nel 1988 militavano in seconda categoria. Maurizio Bruni Fabrizio Gambelli, Fabrizio Corridori, Giuliano Stagnaro, Matteo Santi, Fabio Magini, Andrea Vinciarelli, Claudio Lubrano, Roberto Santini. Paolo Bisconti, Piero Ceccarelli, Giampiero Marretti, Loriano Tamanti, Walter Puccini, Stefano Guerrini, Marcello Benocci, Raffaele Vignoli. I tecnici Fabrizio Cassai e Roberto Mucci. I dirigenti Divo Vinciarelli e Roberto Bracalenti, partirono dalla Maremma, e dopo un viaggio durato oltre 15-17 ore, raggiunsero Barcellona. Iniziò così quell’avventura di quei “baldi giovani”, che si concluse poi con la vittoria di quel prestigioso torneo.

IMG-20210826-WA0011 (2).jpgDi quella affascinante “peripezia” del ‘88, ne parla volentieri Maurizio Bruno, oggi mister e responsabile della scuola calcio Elite dell’Invictasauro, e all’epoca portiere di quella squadra. “Eravamo un gruppo di amici, - inizia il racconto di Bruni - tutti affiatati che ci volevamo un mondo di bene. Ricordo che iniziammo il torneo con la vittoria per 4-2 sul Badalona, una squadra spagnola di tutto rispetto. Poi vincemmo per 3-0 con il Guamaggiore e pareggiammo con il Mezzono, altre due formazioni iberiche. Pareggiammo poi con i marchigiani del Apiro Calcio e infine vincemmo per 3-0 contro i francesi dell’Olitt. Vittoria quest’ultima che ci proiettò in finale. A giocarsi il trofeo contro di noi, fu la formazione cagliaritana dell’Ordine Medici.

Ricordo la tensione che aleggiava in tutti noi prima della partita. La gara fu molto equilibrata e si concluse in perfetta parità. Anche nei due tempi supplementari il risultato non cambiò. Quindi andammo alla lotteria dei rigori. Calciammo i rigori ad oltranza, in quanto i primi cinque calciati da entrambe le squadre non dettero la vittoria a nessuno. Ricordo benissimo, perché in porta c’ero io, - dice Maurizio Bruni – quando al primo tiro dei rigori ad oltranza riuscii a parare il tiro, e così permettere alla mia Maglianese di vincere il torneo. Da quel momento, visto il più celebre portiere del Barcellona e della nazionale spagnola Zubizarreta degli anni ’80 e ’90 che parava tutto, specie i rigori, mi venne affibbiato il soprannome di “Zubi”. Soprannome che Maurizio Bruni poi si portò piacevolmente nel tempo per molti anni.

“Grande fu la festa e la soddisfazione per tutti noi per quella vittoria, - conclude commosso Bruni. - Oltre aver fatto una bellissima esperienza sportiva, ancora oggi a 33 anni di distanza molti di noi ricordano quei momenti per l'amicizia e la stima che era nata tra tutti noi che partecipammo a quel torneo, purtroppo oggi alcuni non ci sono più, e questo mi dispiace molto”.

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