Ulmi (Lega): “Bene lo sblocco dei finanziamenti per tre invasi"

"Adesso procediamo con urgenza. Intanto pensiamo anche ad un ripristino di alcune cave realizzando bacini al servizio dell’agricoltura”

Firenze: “Lo sblocco dei finanziamenti da parte della Regione dei due invasi sul Lanzo e sul Gretano e di quello sull’ex Canale Diversivo a Cernaia rappresenta una buona notizia, ma adesso occorrono procedure urgenti, perché la Maremma non può aspettare troppo oltre”. Così il consigliere regionale della Lega Andrea Ulmi dopo l’annuncio che la Regione ha sbloccato i lavori per i tre bacini, si parla, come riportato anche dalla stampa, di una capienza fino a 12 milioni di metri cubi complessivi per quelli del Gretano e del Lanzo e da 4 milioni per l’area dell’ex Diversivo


“Accanto a queste è importante anche l’ipotizzata rete di irrigazione che giungerebbe in Maremma direttamente dal bacino di Montedoglio, nell’aretino, che rappresenta un accumulo d’acqua decisivo per tutta la Toscana meridionale, da oltre 100 milioni di metri cubi”. I cambiamenti climatici, ma anche la presenza di un’agricoltura che punta molto sull’intensivo, unito all’abbassamento della falda, rende sempre più necessari gli invasi. “Il grido di allarme delle associazioni agricole non può restare inascoltato – sostiene Ulmi – Dobbiamo considerare che i bacini, specie quelli sugli affluenti dei fiumi, hanno anche un effetto importante di prevenzione del rischio idrogeologico. Per questo, individuate le risorse e potendo sfruttare anche quelle del Pnrr, adesso è necessario agire e farlo in fretta”. Ulmi ritiene che, accanto agli invasi da realizzare, ci siano in Toscana diverse cave da poter sfruttare.


 “A Pietratonda – ad esempio- la ex cava si è già trasformata in un bacino imbrifero, tanto che anche nel recente passato è diventata una risorsa di fronte agli incendi che, con la siccità, hanno colpito i boschi circostanti. Penso anche alla ex Cava della Bartolina, il cui progetto di ripristino prevede la creazione di un bacino di 6,5 milioni di metri cubi, che potrebbe essere decisivo per le irrigazioni di tutta la piana che si divide tra i comuni di Roccastrada, Gavorrano, Grosseto e Castiglione della Pescaia. Tanto più con la decisione di vietare per quest’anno l’attingimento di acqua dal fiume Bruna, a causa della sua scarsa portata, e questo ha rischiato di mettere in crisi molta agricoltura intensiva, a partire dal pomodoro, ma penso anche ai grandi investimenti fatti negli oliveti”. Un ultimo appello Ulmi lo rivolge all’assessore Monni per la zona meridionale della Provincia. “I cittadini e i comitati da tempo la attendono sul corso dell’Albegna – conclude Ulmi- E’ bene dare loro ascolto, visto che le criticità, soprattutto a monte del ponte di Marsiliana, permangono e, quando arriverà la stagione delle piogge, i rischi torneranno ad essere elevati. Non possiamo, in Maremma, attendere l’assessore come se fosse l’Oracolo di Delfi, né lei deve ritenersi tale”.